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Cara mamma…
Per il femminile la madre è fondamentale.
La prima figura di riferimento nel momento in cui nasciamo ( e come si sa anche prima, fin dalla gestazione).
Colei dalla quale siamo dipese totalmente, che ci dà e ha dato tutto quello di cui avevamo bisogno. Per stare nel mondo, per accedere alla nostra dimensione femminile.
So che parlare della propria madre tocca delle corde personali molto delicate, vive e profonde.
Buona parte del nostro percorso di vita mette le radici proprio lì.
In colei che ci ha messo al mondo, come ci ha aiutato a starci, quale immagine di noi ci ha rimandato, come figlie, come donne, come amanti.
E lì la maggior parte delle nostre difficoltà, a volte risorse, e possibilità di vivere una vita libera.
Non ci sono altre strade.
Per diventare Donna, abbiamo tutte prima o poi da guardare (anche) questo. E da separarci da lei, riconoscendola e salutandola, interiormente. Ridando a lei la sua parte e riprendendoci la nostra. Questo processo non è così semplice e lineare come può sembrare. Ci sono tappe e fasi, confini da mettere, guarigioni.
La mamma, nostra madre, lei.
In qualsiasi modo siamo abituate a chiamarla, dentro di noi, o fuori, viviamo emozioni e sentimenti che ci condizionano la vita, le scelte, le parole e gli atti.
E dalla relazione che con lei abbiamo, dipende tanto del nostro potere personale, della nostra identità di donna e di come possiamo stare nel nostro femminile.
In un percorso di liberazione, confrontarsi con il rapporto che con lei abbiamo è necessario e di conseguenza con la nostra bambina interiore. Anche qualora lei non ci fosse più, perché comunque la portiamo dentro di noi. È lei che ci ha detto, anche se inconsciamente, puoi o non puoi, per come sei. Nelle frasi, negli sguardi, nei gesti, nei sorrisi, nei rimproveri, giudizi, attese, pretese… e così via. Anche quando apparentemente siamo libere e realizzate, può arrivare inaspettato un giudizio, di cui non riconosciamo immediatamente l’origine, ma che, se iniziamo a guardarlo, troveremo che giunge da laggiù… da quella volta in cui lei ci disse e noi ci sentimmo…
Non si può ovviamente in poche righe iniziare questo viaggio profondo nel regno della madre, dove andremmo a parlare e raccontare non solo delle nostre madri, ma anche sicuramente delle nonne e via dicendo.
Oggi l’accento è ad una prima visione di leggerezza.
Ecco così alcune semplici domande, per iniziare.
Per comprendere in quale punto sei nella relazione con lei, puoi rispondere a queste domande:
- Quanto mi condiziona oggi lo stato d’animo di mia madre, nelle mie scelte e nel condurre le mie giornate? Da 1 a 10.
- Quanto mi condiziona il giudizio di mia madre, nel vivere le mie esperienze? Pensa non solo a quello che ti dice espressamente, ma anche a quello che ti dici dentro di te. Dai anche qui una valutazione da 1 a 10.
- Per te come ci si deve comportare con la propria madre? In questo senso: quale frase ad esempio ti corrisponde di più: non posso essere felice se mia madre non lo è; non posso lasciare sola mia mamma; non posso…
Trova la tua.
Buon inizio di viaggio nel regno della madre…
Un abbraccio
Roberta
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Potente come un canto
Ciao! Sono Roberta. Sono un coach. Il mio coaching è diverso, è wild! Aiuto le donne a ritrovare il loro unico potere femminile, messo da parte, nascosto e diminuito. Per educazione ricevuta, amori sbagliati, doveri. Ti aiuto a dire SI a chi sei, con i tuoi talenti ed il tuo potere. Ti aiuto a dire no a giudizi, sensi di colpa e paure. NO a mancanza di autostima, vergogna e ricatti affettivi. NO al rinunciare ai tuoi sogni, ad accontentarti, per paura di non essere amata e abbandonata. Aiuto le donne: Se vuoi scoprire di più su di me, chi sono e i miei percorsi visita il mio sito: www.robertabailo.com Per ricevere i regali di coaching: “I primi tre passi nel tuo potere“” e “Le 5 domande wild per potenziare il tuo femminile“. Clicca qui
Non sono sono un coach nel senso “classico” del termine.
Ti aiuterò piuttosto ad essere te stessa, nella tua autenticità e quindi nel massimo di chi sei. In tutto il tuo Valore.
– che vogliono scoprire come portare nelle loro vite i loro talenti e che vogliono vivere una vita in accordo con la propria anima e in autenticità
– che hanno bisogno di ricominciare, di dare maggiore valore a se stesse, di rimettere in sesto le loro vite
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