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Informazioni utili per non essere travolti dal cambiamento!
1) COME STA CAMBIANDO IL MERCATO ELETTRICO?
Il Mercato Elettrico si sta Privatizzando sempre di più!
Dal 1 Luglio 2007 il mercato dell’energia elettrica è stato parzialmente liberalizzato per tutti i consumatori che da quel momento hanno potuto scegliere tra:
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rimanere nel Mercato di Maggior Tutela: nel quale le condizioni economiche e contrattuali di fornitura elettrica sono stabilite COMPLETAMENTE dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico (l’AEEGSI);
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passare al Mercato Libero: nel quale la parte della bolletta indicata come, Servizi di Vendita, è liberamente proposta in regime di mercato concorrenziale dai vari fornitori abilitati.
Questa apertura avrebbe dovuto rendere le bollette meno care per tutti. In realtà, molti di quelli che hanno scelto di passare al mercato libero, non hanno potuto beneficiare dei risparmi promessi ed anzi hanno pagato molto di più (circa un 15-20%) ed hanno dovuto subire vari comportamenti scorretti da parte di molti fornitori.
Adesso, il ddl Concorrenza 2015, ha stabilito di abolire completamente il Mercato Tutelato e, dopo vari rinvii, dovuti alle proteste di molte associazioni di consumatori e della stessa AEEGSI, ha stabilito che dal 1/01/2018 tutti i consumatori dovranno lasciare forzatamente il Mercato Tutelato e passare al Mercato Libero!
All’oggi, visto che questo passaggio non è sicuramente facile, visto l’enorme numero di consumatori ancora legati al Mercato Tutelato, si sono previste varie soluzioni, quali la Tutela Simile.
Inoltre, vi è già stata l’introduzione lo scorso anno della Bolletta 2.0, con la quale si voleva rendere più facile la lettura e la comprensione della bolletta per tutti.
Sempre in questa ottica, si è già pianificato ed in effetti si sta già procedendo alla progressiva eliminazione degli scaglioni di consumo con i quali s’imputavano costi variabili superiori in base all’appartenenza al livello di consumo.
Invece d’ora in poi s’inizieranno a pagare spese fisse più alte e le spese variabili saranno uguali per tutti i livelli di consumo.
L’abolizione degli scaglioni di consumo permetterà a chi consuma tanto, (ad esempio chi possiede pompe di calore per il riscaldamento, fornelli ad induzione ed altri dispositivi elettrici) di spendere meno ed invece, farà crescere le bollette di chi ha consumi energetici ridotti.
Considerati anche gli incentivi del nuovo Conto Termico 2.0, l’intenzione dei legislatori sembra proprio quella di spostare i consumi dal gas all’elettrico, intenzione sicuramente meritoria capace di incentivare un forte risparmio energetico generale.
D’altro canto, però, per chi non potrà investire tempestivamente nella conversione da gas ad elettrico dei propri consumi, l’amara verità sarà quella di vedere le proprie bollette aumentare sensibilmente (alcuni ipotizzano anche fino ad 30% di aumento!)
2) QUANTO PESA IN BOLLETTA LA QUOTA SERVIZI DI VENDITA?
La parte della bolletta che ricompensa i fornitori di energia corrisponde al prezzo della materia prima, espresso solitamente in €/kWh, più altri oneri accessori, alcuni fissi ed altri variabili, legati alla quantità di kWh consumati.
Nella nuova Bolletta 2.0, corrisponde alla voce Servizi di Vendita.
Quindi basta guardare una propria bolletta per comprendere quanto questa voce pesi sul totale da pagare. Solitamente per un utenza residenziale tale voce equivale a circa un 30-40% del totale.
Tutte le altre voci che compongono la bolletta (Servizi di rete, Oneri di sistema, Tasse, Iva…) sono sempre stabilite dall’autorità pubblica e vanno a pagare una pluralità di tasse ed il lavoro del distributore di rete.
Ad esempio, i cd. Servizi di rete vanno a pagare il lavoro di Enel Distribuzione, (che da poco ha cambiato nome in E-Distribuzione), che appunto si occupa della distribuzione dell’energia, in particolare della gestione di quasi tutti i contatori presenti sul territorio nazionale.
Quindi quando si parla di liberalizzazione del mercato elettrico bisogna sempre tener presente che ci si riferisce solo alla parte della bolletta legata al costo della materia prima e della sua vendita!
3) QUAL’È LA DIFFERENZA TRA LE 3 ENEL?
Facciamo una volte per tutte un po’ di chiarezza!!!
Esistono, dal 2007 ad oggi ed ancora ahimè per poco tempo, 3 Enel:
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Enel Distribuzione (da poco ha cambiato nome in E-Distribuzione): che gestisce la rete elettrica su quasi tutto il territorio nazionale
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Enel Servizio Maggior Tutela (da poco ha cambiato il nome in Servizio Elettrico Nazionale): che vende l’energia sul mercato seguendo le tariffe indicate dall’Autorità Statale (quella che a breve verrà soppressa)
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Enel Energia: quella che opera come tutti gli altri operatori in regime di Mercato Libero!
Ricorda Bene: per Legge, chi si occupa di distribuire l’energia non può venderla e viceversa.
Quindi chi ad esempio viene a fare i lavori dopo un guasto alla tua linea non sarà mai lo stesso che ti vende l’energia!
Anche se hanno un nome simile.
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4) MERCATO LIBERO, TUTTO BENE?
In questi anni chi è passato al mercato libero ci ha guadagnato? Il più delle volte proprio per niente!
Innanzitutto bisogna dire chiaramente che, per quanto riguarda le bollette residenziali, dove il valore del corrispettivo per la materia prima è, come accennato prima, molte volte anche solo un 30% del valore complessivo della bolletta, ottenere un prezzo leggermente inferiore non può fare di certo miracoli!
Il problema è che il più delle volte invece di permettere uno risparmio seppur contenuto molti consumatori in questi anni si sono ritrovati a pagare di più, a volte anche in maniera considerevole!
Al contrario, per quanto riguarda le aziende, in particolare quelle con consumi elettrici molto alti, anche pochi centesimi di differenza sul prezzo della materia prima possono rappresentare alla fine dell’anno tanti soldi risparmiati.
Sicuramente per le aziende che hanno fatto il salto in modo attento e professionale i vantaggi sono stati consistenti ed infatti la quota di consumatori business passati alle offerte del Mercato Libero è molto più alta rispetto a quella degli utenti residenziali.
In questi primi anni di Mercato Libero “a metà”, è innegabile che molte grandi aziende fornitrici di energia, purtroppo, per acquisire maggiori fette di mercato “a tutti i costi”, hanno fatto molti pasticci e dato altrettante fregature.
Infatti, molte aziende sfruttando la complessità delle bollette e la quasi totale ignoranza o buona fede delle persone su questo “nuovo” mercato liberalizzato, hanno:
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proposto/forzato il cambio di fornitura in maniera estremamente superficiale, poco professionale se non molte volte truffaldina (contratti lampo al telefono, finti incaricati Enel che bussano alle porte, procacciatori mandati allo sbaraglio senza nessuna competenza specifica, ecc.., );
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una volta acquisito il cliente, hanno commesso parecchi errori di gestione amministrativa, (mancato invio bollette, indirizzi sbagliati, condizioni economiche od anagrafiche cliente sbagliate) dovuti a manifesta incapacità gestionale il più delle volte riconducibile al semplice voler ridurre all’osso i costi aziendali (ad esempio, call center dislocati all’estero con operatori dal dubbio accento italiani!
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abusato, sempre ovviamente a sfavore del consumatore, della possibilità di inviare bollette stimate e quindi slegate ai veri consumi del periodo!
Quindi per molti consumatori che sono passati al mercato libero negli scorsi anni, il risultato è stato un vero e proprio disastro!!!
5) SAI QUANTO VALE IL MERCATO DI MAGGIOR TUTELA?
Tantissimo!
Come si può ben vedere, in questo semplice grafico riferito ai dati del 2013, il Mercato Tutelato è di gran lunga quello preferito dagli Italiani!
Oggi la situazione non è cambiata molto, soprattutto per quanto riguarda i consumi residenziali.
6) QUINDI COSA PUÒ SIGNIFICARE L’ABOLIZIONE DEL MERCATO TUTELATO?
L’abolizione del Mercato Tutelato, allagherà in maniera spaventosa la DOMANDA per il Mercato Libero!
E lo sai cosa succede ai prezzi di un mercato quando la domanda della merce che vende cresce in modo cosi forte?
Secondo una delle più semplici e basilari regole economiche: SCHIZZANO IN ALTO!
Soprattutto in un mercato che vende un bene essenziale come l’energia elettrica!
Poi, in tutta onestà, è presumibile aspettarsi (o si spera) che dopo questa prima fase di forti aumenti, la concorrenza tra le varie aziende porti ad una più graduale decrescita dei costi.
Ma quando questo avverrà e con quale velocità e difficile dirlo…
7) COSA PUOI FARE?
Come singolo consumatore puoi solo cercare di informarti bene (ed in questo speriamo di averti dato una mano con questa veloce guida) ed azzeccare l’offerta migliore.
Purtroppo da soli è molto difficile avere il tempo necessario e la competenza per fare la scelta migliore…
…in alternativa,
PUOI SCEGLIERE DI ADERIRE
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