La parte più autentica…

Il vuoto che senti è spazio, lo spazio che hai creato ripulendo al tuo interno tutto ciò che sentivi non essere più in linea con ciò che veramente sei.

Una spazzatina qua e via la polvere dei vecchi schemi mentali, una lucidatina sul cuore e via altra polvere depositata, emozioni stantie, sentimenti ammuffiti.
Hai tolto, sminuzzato, buttato via tutto quello che ti impediva di avvicinarti alla tua verità, di ciò che sei, di ciò che è vero per te, di ciò che è soprattutto utile per proseguire il tuo cammino.
Hai allontanato chi non sentivi più in linea con il tuo passo, chi voleva mantenerti nel medesimo ruolo, hai voltato le spalle procedendo e radendo al suolo ogni erbaccia che infestava il tuo terreno.
Hai dismesso ruoli, talvolta anche quelli familiari, hai smesso di sentirti figlio/figlia, fratello sorella, nipote, hai messo al vaglio anche ogni legame di sangue pur di ritrovare te stesso, creando chiaramente dei maremoti interiori difficili e impegnativi da gestire e creando caos intorno a te.
Ti guardi intorno e lo scenario è cambiato.
Ti guardi intorno e a volte la paura ti fa credere di avere fatto solo danni, perché ciò che hai creato, ti ha portato così in profondità che ti senti smarrito nel guardare in faccia il risultato ottenuto rimuovendo tutto ciò che era abitudine, era familiare, era rassicurante e che ora non c’è più, non ci sei più nemmeno tu per come ti sei sempre definito.

Eppure nonostante lo smarrimento ripensa alla scelta fatta sull’orlo del burrone:
continuo a vivere per gli altri, per tutto ciò che si aspettano da me, per ciò che mi dicono sia giusto o mi lancio nel precipizio e vado a ripescare nell’oscurità la mia luce, la mia verità la mia autentica essenza?”.

Così hai affrontato il tuo inferno personale, e all’inferno si è soli davanti a tutti i propri demoni che altro non fanno se non il loro lavoro, ti mostrano l’assenza di luce in quelle parti di te che trasformate poi brilleranno.

Ora pian piano fai il tuo ritorno in superficie trasformato dal viaggio, e ancora accanto a te la paura, per il vuoto, per la solitudine, per il timore di non avere più una forma definita con cui identificarti, l’uscita dall’inferno è aprire la porta davanti al nuovo, passi tra l’abbandonare te stesso e gli altri, tra l’abbandonare tutto ciò che sei stato e tutto ciò che non conosci, è inevitabile che il vuoto sia grande e faccia paura.

Un giorno comprendi che quel vuoto è spazio, spazio disponibile per nuove forme di te, nuove esperienze, nuove compagnie, nuove prospettive che prima là sotto, dialogando con i diavoli non vedevi.

L’orizzonte è vasto, lo smarrimento che senti è una fase inevitabile, non avere più ancòre e riferimenti ti fa sentire sospeso e in bilico, puoi avvertire ansia e paura davanti al grande vuoto, talvolta la tua mente proverà ancora a farti lo sgambetto per riportarti indietro, ma qui dove ora ti trovi, radicati nel presente più che puoi, ricordati tutti i passaggi fatti finora, ogni passo fatto eliminando qualcosa ti ha alleggerito da qualcosa che non eri tu, ogni passo fatto ti ha portato a recuperare un pezzetto di anima.

Per questo, nonostante il vuoto lo smarrimento e la paura, allo stesso modo senti il pieno di te.
Quello spazio vuoto e indefinito, mutevole impalpabile è vita che prende forma, la forma che ora puoi dargli tu, perché ora sei in grado di scegliere, non sei più schiavo dei meccanismi, non sei più un ingranaggio inconsapevole che gira spostato dagli eventi, non temi più la solitudine e non ricerchi nulla per colmare i tuoi vuoti, non ti accontenti più.

Hai maledetto il tuo inferno personale, ora lo benedici, per quanto sia stato faticoso e difficile passarci attraverso, la ricompensa per aver creato il vuoto è aver conquistato il tuo territorio dove i demoni ora sono i tuoi alleati, dove le tue ombre sono le tue armi migliori.
Potrà capitare di ritrovarti davanti al tuo burrone personale, ma ora sai che se scendi non rimarrai lì, anzi risalendo porterai in superficie altri doni e pezzi di te.

Laura

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Laura Cireddu fin da bambina ha dovuto fare i conti con il suo spirito ribelle e curioso che l’ha spinta a porsi molte domande sul senso dell’esistenza e a non accettare risposte preconfezionate da una società che spinge tutti ad omologarsi a un modello comune.

Per quanto abbia provato a condurre la sua vita dentro ai margini, il desiderio di vedere oltre l’ha portata ad esplorare diversi percorsi spirituali per ritrovare la sua essenza.

La semplicità e la capacità di cogliere le infinite sfumature della Vita, sono divenute in questo modo le sue migliori attitudini esistenziali.

Il suo amore per la natura e per gli animali, unito agli anni di ricerca interiore, la portano a scrivere questo libro maturato dalla sua esperienza personale.

Le mie pagine: Alchemica-mente e Laura Cireddu

Email: laurasmile77@libero.it

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