Le piante medicinali nell’antico Egitto

La presenza nell’antico Egitto di una classe medico-sacerdotale al servizio del Faraone fece si che le conoscenze fossero accumulate e tramandate mediante una serie di importanti papiri di argomento medico-chirurgico.

Uno dei più importanti documenti sulle conoscenze mediche dell’Antico Egitto è il papiro di Ebers.
Il papiro di Ebers è una vera e propria enciclopedia medica.
Le piante sono gli ingredienti principali di gran parte delle ricette descritte nel papiro di Ebers.

Tra le piante che hanno svolto un ruolo di primaria importanza nella farmacologia Egizia, ma anche di altre antiche civiltà, vi è l’Aloe.

Nell’antico Egitto l’Aloe era chiamata pianta dell’immortalità, ed esistono sue raffigurazioni che risalgono al 4000 a.C.  Era utilizzata nei riti di imbalsamazione dei Faraoni, ed era molto coltivata per uso terapeutico.

Ancora oggi in Egitto, l’Aloe piantata davanti alla porta di casa  è considerata un modo per assicurarsi una lunga vita.
Pare che le due celebri regine Cleopatra e Nefertiti rinomate per la loro bellezza, usassero fare i bagni immerse di Aloe, miscelato con latte di capra.
Quest’utilizzo dell’Aloe ci mostra come le classi elevate nell’antico Egitto fossero attente anche all’igiene personale.
Non a caso si deve alla civiltà Egizia la prima formulazione di quella che possiamo definire una vera e propria medicina sociale.

Tra le pratiche curative più importanti  c’era l’uso dei lassativi.
I rimedi più utilizzati riguardavano fichi, datteri e olio di ricino.

L’acido tannico, derivato principalmente dalla noce di galla, era considerato utile nel trattamento delle ustioni.

Anche la Menta ha proprietà terapeutiche già nota nel mondo antico.
Gli Egizi la usavano soprattutto per risolvere disturbi gastrici.

Inoltre si conoscevano le proprietà curative della Maggiorana, dell’Edera e della Mirra:

Maggiorana : indicata nella cura dell’emicrania.
Edera : proprietà antireumatiche, antinevralgiche, e contro l’artrite.
Mirra: proprietà disinfettanti.

Tra le piante egizie riconoscibili vi è l’aglio, “è un veleno efficace per uccidere ogni serpente maschio e femmina”.
Loto e valeriana erano invece usati come sedativi e il salice come antinfiammatorio.

Un’ altra pianta utilizzata a scopi medicinali era il Papavero.

Il papavero copre disturbi che vanno dai dolori del torace al morso di coccodrillo. Il nome scientifico ne denota le proprietà narcotiche in quanto possiede sostanze anestetizzanti come la morfina.

Nelle prescrizioni contenute nel Papiro di Ebers trovano largo spazio l’impiego di sterco, grasso, sangue e latte di diverse specie, anche quella umana. Usatissimo era il miele, le cui proprietà antisettiche sono note, per combattere le più diverse patologie: tosse, problemi agli occhi, ferite. Inoltre il miele era utilizzato anche per la cura dei denti.

Tra i farmaci, invece,  di origine minerale troviamo: alabastro, ematite, galena (solfuro di piombo), granito, malachite e lapislazzuli, la cui efficacia è spesso dubbia. Molto usato il sale marino, o natron, dalle proprietà antisettiche.

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Fonte: http://www.societanaturalistinapoli.it/files/Piante_med_Antico_Egitto_matacena_lipari.pdf

Ciao sono Eleonora Lombardo, una ragazza semplice alla ricerca della Vita.

Metto il coraggio in ogni cosa che faccio perchè ritengo che la nostra esistenza diventi più grande e ricca se ci lasciamo guidare dall’Amore e, al contrario, noiosa e priva di stimoli se ci lasciamo ingabbiare dalla Paura.

Sono una ragazza dinamica e vado sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e originale, cerco di vivere senza troppi condizionamenti mentali per respirare con totalità il mio sacro istante presente.

La via della trasformazione interiore è qualcosa che mi accompagna giorno dopo giorno.
Amo la meditazione del qui e ora e le antiche tecniche energetiche cinesi, adoro anche leggere e scrivere.

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