La Runa Eh o Ehwaz

Estratto dal libro: Il Fuoco di Berkana
  
Il movimento. La danza. Il canto. L’amore.
Il cuore.
Il centro psicologico e fisiologico è il cuore.

Nei Tantra indù, istruzioni che gli Dei impartiscono agli umani, l’Anāhata Chakra è il centro nervoso che comprende il sentimento per un altro essere umano, per se stessi, per la terra e per Dio.

È il cuore che ci fa amare come ama un bambino: appieno, senza riserve, senza sarcasmo, né dispregio o protezionismo.”

La runa Eh o Ehwaz si manifesta proprio a questo punto della narrazione e mi commuove notare le indicazioni sorprendenti che le Rune mi stanno donando per scrivere questa storia d’amore.

Mi sento guidata e istruita a dovere, ed è un grande onore per me.
A che punto sono gli amanti?

Si può benissimo affermare che sono a metà del ciclo vita-morte-rinascita, il quale trova la sua massima espressione nella comunicazione artistica e poetica del canto, del battito del cuore e la conseguente danza.

Dopo l’immobile contemplazione e il ritorno al respiro profondo, è il momento della comunicazione su più livelli.

E con ogni probabilità questa comunicazione è senza linguaggio, è un dialogo da cuore a cuore.

Nello Sciamanismo, il canto ha poteri creativi, magici, divinatori, guaritori e si racconta faccia nascere anche l’amore.

Naturalmente il canto a cui mi riferisco non è una performance da Karaoke, ma un suono che può anche essere assenza di suono, come fosse un vento o un soffio.

Si tramanda che per attivare le rune occorra sussurrare il loro nome antico, purtroppo questa conoscenza è andata perduta e non se ne conosce l’esatta pronuncia.

Ma quello che voglio sottolineare è proprio il termine sussurro, infatti runa significa sussurro, segreto.

Quando lo Sciamano recupera l’anima attraverso il viaggio mistico, la consegna soffiando con forza attraverso i portali del corpo a lui rivelati dalle sue Guide.

È una procedura sacra e molto potente, chi l’ha provata ha sentito una sorta di ricongiunzione, amore immenso e integrità fisica-spirituale.

La stessa cosa che si prova quando si riconosce il volto del proprio amore tra la folla e la propria vocazione nella caotica calca dei pensieri e delle idee.

Eh o Ehwaz invita al movimento inteso come la percussione di un tamburo, un rituale, un primo passo e tutto ciò che ha in sé un ritmo.

Comprende la tanto temuta Fede, il consegnarsi nudi davanti all’amore col proprio cuore come unico dono.
Gli amanti e l’artista hanno superato l’arresto meditativo e necessario della runa del ghiaccio, Iss o Isa, la separazione che ha permesso l’obiettività necessaria.

L’artista ha guardato la sua opera e l’ha vista nella sua interezza senza esserne emotivamente coinvolto, con imparzialità.

Gli amanti si sono osservati senza desiderio o brama e come fanciulli hanno scoperto che possono stare insieme senza intrattenersi, senza fare l’amore, senza parlare e senza fare qualcosa per forza.

Si sono accorti che insieme riescono anche a vivere una noia consapevole e un distacco rigenerante, senza per questo sentirsi a disagio.

Ora con Eh, il ritorno al contatto, muta sia la modalità che l’intensità: si amano per quello che sono e non per quanto si danno piacere o si divertono a stare insieme.

Ecco che la comunicazione cambia, si arricchisce; non c’è più bisogno di essere la versione migliore di se stessi perché non c’è più nessun giudizio, rimane solo l’amore e l’unione.

L’artista vede le imperfezioni della sua opera e si rende conto che sono proprio quelle che rivelano il cuore dell’opera stessa.

Ehwaz è l’unione apparentemente impossibile del fuoco con l’acqua.

Enrica

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Il Fuoco di Berkana

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ENRICA ZERBIN, nata e cresciuta tra campagna, fiume e mare, dove ha scoperto la magia dei cicli lunari e appreso l’uso delle erbe medicamentose delle campagne, insieme agli antichi rituali legati alla Dea e agli elementi; eredità delle sue antenate.
Ricercatrice e studiosa di miti e leggende (con particolare interesse per l’antica saggezza nordica), della simbologia di varie culture, degli archetipi, del Sacro Femminile e della Grande Dea fino allo sciamanesimo.
Iniziata alle Rune tramite l’Elemento Acqua; aiuta con questo importante strumento a svolgere un profondo lavoro di lettura dell’ombra e delle memorie nascoste.

Nel dicembre del 2015 esordisce col suo primo romanzo, Tu Mi Hai Salvato La Vita, edito da Cinquemarzo: una storia sull’importanza degli avi e la saggezza degli anziani, dell’amore nato in circostanze impensabili e bizzarre sincronicità.
Nel 2019 esce il suo secondo libro, La Danza Del Seme Selvaggio, rocambolesco viaggio di due donne non più giovanissime che si trovano, loro malgrado, a dover stravolgere la loro vita e a lasciare la famigerata zona comfort.
Un iniziale dramma si trasforma, per Anthea e Miriam, in una straordinaria avventura tra i sentieri alpini, con la sola guida di una mappa disegnata da una misteriosa vecchia guaritrice.

Nelle sue opere al femminile, sottolinea l’importanza del viaggio, che sia mistico o fisico, per superare i limiti imposti da società e credenze sbagliate a cui la donna ha dovuto sottostare per secoli.

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