La potenza del pensiero crea l’ambiente – Swami Sivananda

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Estratto dal libro,  “La potenza del Pensiero”

“Si sente spesso dire che l’uomo è il risultato delle forze ambientali che lo circondano.
In realtà non è così, perché i fatti dimostrano sempre il contrario.
La maggior parte dei grandi uomini nacque nella povertà e visse tra ostacoli e difficoltà sovrumani.
Moltissime persone, nate nei ghetti e vissute in quartieri malsani, hanno raggiunto livelli sociali elevatissimi. La loro fronte è stata cinta di allori, il loro nome è stato scritto per sempre nella storia e la loro fama si è sparsa ovunque.

Sono diventati geni e fari nel mondo. Come si spiega tutto questo fatto?
Sir. T. Muthuswamy Aiyar, il primo giudice indiano dell’alta corte di Madras, nacque nella più grande povertà. Fu costretto a studiare di notte, sotto il lume delle lanterne delle strade. Non poteva mangiare a sufficienza e non poteva vestirsi che di stracci. Dovette combattere strenuamente e faticosamente. Ma raggiunse la grandezza e superò le forze ambientali, grazie alla sua forza di volontà ed alla sua ferrea determinazione.

In occidente, i figli dei tessitori e dei pescatori si sono elevati a posizioni di prestigio. Ragazzi che facevano i lustrascarpe nelle strade, servivano la birra nei bar, lavavano i piatti negli alberghi, sono divenuti poeti famosi o affermati scrittori.
Johnson visse in un ambiente avverso. Goldsmith “si sentiva ricco con 40 sterline all’anno”. Sir Walter Scott visse in estrema povertà, praticamente senza avere una casa. La vita di James Ramsay Macdonald è degna di attenzione: egli fu un uomo di grande Purushartha. Dalla estrema indigenza raggiunse il potere. Da semplice contadino divenne Primo Ministro d’Inghilterra. Il suo primo impiego consistette nello scrivere gli indirizzi sulle buste per dieci scellini la settimana. Era talmente povero che non poteva comperarsi del tè e perciò doveva bere sempre acqua. Per mesi il suo unico pasto consisteva in un pasticcio di carne del costo di pochi centesimi. Fu un autodidatta. Si interessò moltissimo di politica e di scienza; fu anche giornalista e, applicandosi con costanza, gradualmente, ottenne l’incarico di primo ministro.

Sri Sankaracharya, esponente della filosofia Adwaita, gigante spirituale e genio indiscusso, nacque nella povertà di un ambiente decisamente sfavorevole. Un ambiente sfavorevole non può annullare la grandezza e la superiorità potenziale dei futuri geni; bisogna superare l’ambiente, applicandosi pazientemente, perseverando e agendo con sincerità, onestà, forte determinazione e ferrea volontà. Ogni uomo, nascendo, è dotato dei suoi Samskaras e la mente non è una tabula rasa o un foglio di carta bianca, ma contiene le impressioni di pensieri e di azioni di vite precedenti.

I Samskaras sono potenzialità latenti, e costituiscono per l’uomo una prerogativa ottima. Anche se egli è posto in un ambiente sfavorevole, i Samskaras lo proteggono da influenze estranee, che possono pur essere sgradite oppure ostili, ma l’aiutano nella sua crescita evolutiva. Non tralasciate alcuna opportunità, fatene tesoro di tutte. Ogni opportunità può essere stata designata per la vostra elevazione e per il vostro sviluppo. Se trovate un malato abbandonato su un marciapiedi e disperatamente bisognoso di aiuto, portatelo a spalle o con un qualsiasi altro mezzo più vicino, ospedale. Oppure curatelo, offritegli del latte o del tè caldo e massaggiategli le gambe con il Divino Bhava.

Cercate di sentire l’ineffabile e penetrante presenza dell’Assoluto, che è in lui. Cogliete l’afflato divino che si scorge nei suoi occhi, nel suo pianto, nel battito del suo cuore e nell’ansimo del suo respiro. L’assoluto vi ha concesso questa opportunità perché possiate risvegliare in voi il sentimento di amore e di misericordia e perché purifichiate il vostro cuore, eliminando i vostri sentimenti di gelosia e di odio. Talvolta, specie se siete timidi, è Dio stesso che vi fa trovare in circostanze del genere, proprio perché voi possiate superare la situazione con presenza di spirito e con coraggio, anche a rischio della vita stessa. Possiate dire che al mondo tutti coloro che hanno raggiunto un certo livello, hanno utilizzato tutte le opportunità nel migliore dei modi. Dio forma le menti degli esseri umani, concedendo loro delle opportunità e delle occasioni. Ricordate che proprio nella debolezza sussiste la vostra forza, perché siete sempre pronti a difendere voi stessi. La povertà ha delle sue virtù peculiari, essa infonde umiltà, forza, capacità di resistenza; mentre il lusso è causa di pigrizia, orgoglio, debolezza, inerzia e altri simili fattori contrari. Non lamentatevi quindi per le umili origini, ma createvi il vostro mondo mentale ed il vostro ambiente. Solo l’uomo che si sforza di evolvere, acquisterà una forza effettiva. Niente lo potrà scuotere; egli sarà poco alla volta composto di una sostanza adamantina, e avrà un sistema nervoso estremamente solido e resistente. L’uomo non è il prodotto dell’ambiente e delle circostanze, in quanto può controllare e modificare questi elementi tramite la sua capacità, il suo carattere, i suoi pensieri, le buone azioni e lo sforzo energico (Purushartha).

Il Purushartha può cambiare il destino: per questo motivo gli Yogi Vasishtha e Bhisma hanno posto il Purushartha al di sopra del destino. Pertanto, miei cari fratelli, sforzatevi, conquistate la natura e siate felici nell’Eterno Satchidananda Atman.”

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