Jodorowsy : La trasformazione alchemica interiore

Arcano 12: L’Appeso e la trasformazione alchemica interiore.

Mi trovo in questa posizione perché lo voglio.
Sono stato io a recidere i rami.
Ho liberato le mie mani dal desiderio di afferrare, di appropriarmi delle cose, di trattenerle.
Senza abbandonare il mondo, me ne sono ritirato.
Con me potete trovare la volontà di entrare in quella condizione in cui non esiste più la volontà   .
Lo stato in cui le parole, le emozioni, le relazioni, i desideri, i bisogni non vi tengono più legati.
Per slegarmi ho spezzato tutti i legami, tranne quello che mi lega alla Coscienza.
  
Ho la sensazione di cadere eternamente verso me stesso.
Mi cerco attraverso il labirinto delle parole, sono colui che pensa e non ciò che viene pensato.
Non sono i sentimenti, li osservo da una sfera intangibile dove regna soltanto la pace.
A una distanza infinita dal fiume dei desideri, conosco soltanto l’indifferenza.
 
Non sono un corpo, ma colui che lo abita.
Per arrivare a me stesso, sono un cacciatore che sacrifica la preda.
Ritrovo l’azione bruciante nell’infinita non – azione.
Attraverso il dolore per trovare la forza del sacrificio.
Piano piano mi libero di ciò che potremmo chiamare “Io”.
 
Entro in me stesso incessantemente, come in un bosco incantato.
Non posseggo nulla, non conosco nulla, non so nulla, non voglio nulla, non posso nulla.
Eppure universi interi mi percorrono, mi ricolmano dei loro vortici e poi se ne vanno via.
Sono il cielo infinito che lascia passare le nuvole.
 
Che cosa mi resta?
Un solo sguardo, senza un oggetto, consapevole di sé stesso, che fa’ di me l’ultima e massima realtà.
Allora esplodo in pura luce.
Allora divento il fulcro di una danza totale, l’acqua benedetta cui si abbeverano gli assetati.
A partire da quel momento sono l’aria pura che espelle ogni atmosfera viziata.
 
A partire da quel momento il mio corpo legato diventa la sorgente catastrofica della vita eterna.
Sono soltanto un cuore che batte, spingendo la bellezza sino ai confini del creato.
Divento quieta dolcezza in ogni dolore, divento gratitudine incessante, divento la porta che conduce le vittime all’estasi.
 
La discesa lungo la quale si scivola verso l’alto.
La viva luce che circola nell’oscurità del sangue.
  
Alejandro Jodorosky

La via dei Tarocchi

Arabella

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