Il Dialogo tra Mercurio e Psiche
Mercurio è il dio romano musico, che impugna il bastone Caduceo, che indossa copricapo e calzari alati e che si accompagna ad un gallo o ad una tartaruga. Mercurius è il suo nome latino ed Hermes è la divinità greca che gli corrisponde.
Mercurio è un pianeta, il più vicino al Sole e sul piano astrologico è il puer aeternus, il “sempre giovane” che governa il segno d’aria dei Gemelli. La sua natura è dunque ariosa e rarefatta, nonché “mobile” come il mercurio elemento chimico; quest’ultimo ha la caratteristica, unica fra tutti i metalli, di trovarsi allo stato liquido a temperatura ambiente.
Governa inoltre, nello zodiaco, il segno della Vergine, il cui elemento terra gli dona maggior stabilità, discernimento e capacità di analisi.
Felicemente si manifesta (per esaltazione) nello Scorpione, laddove il suo acume si spinge nelle regioni inesplorate dell’inconscio e dello sconosciuto: il fanciullo è qui preso per mano e condotto nelle infere profondità, regni di Plutone.
In un tema natale astrologico Mercurio indica come un individuo esprime la propria intelligenza, come percepisce il mondo della realtà fenomenica, quanta è la memoria e quali sono le funzioni cognitive; sua è la parola scritta e parlata e suo è il pensiero, meraviglioso strumento della mente razionale.
Mercurio è il messaggero, abile comunicatore o affabulatore truffaldino che presiede ad attività commerciali più o meno lecite: è pur sempre il dio dei ladri, oltre che del commercio.
Mercurio è la musica e l’orecchio che la percepisce.
Mercurio svalutato da aspetti che gli creano tensione o in una posizione a lui non congeniale in un tema natale astrologico, tenderà a non esprimersi o a farlo in modo negativo acquisendo sfumature da imbroglione o peggio, portando vere e proprie lesioni alle funzioni del pensiero o creando nevrosi.
Psiche in origine era il soffio, il primo respiro che insuffla la vita e gli antichi Greci la identificavano con l’Anima: Anima e Respiro erano dunque un’indissolubile unità.
Nella mitologia greca Psiche è una mortale, portatrice di una ingenua bellezza femminile che scatena l’invidia della dea Afrodite, emblema a sua volta di una femminea bellezza però carnale ed esteriorizzata.
Nella narrazione del mito di Amore e Psiche, scritta da Apuleio e contenuta nell’opera “L’asino d’oro”, Psiche non è solo la personificazione dell’Anima, ma dell’Anima Gemella intesa come vero amore umano.
Comunemente si reputa che (la) Psiche risieda nella testa, anche se lo studioso e psicanalista Winnicot afferma che si trovi in tutto il corpo, o soma; la mente dunque è incarnata in ogni punto del soma.
Psiche allora non è solo Anima, ma anche corpo!
Mercurio come si pone in relazione con Psiche?
Provvisto di ali e comunicatore per eccellenza, Mercurio raccorda (o disgiunge) umani con umani, umani con dei, divinità fra loro; ma in prima istanza crea il collegamento fra coscienza ed inconscio.
Mercurio è mediatore, è sciamano e psicopompo, alchimista in grado di trasformare il piombo in oro e di plasmare l’istinto in materia spirituale elevata; la percezione del soma attraversa le sinapsi psichiche e arriva alla mente superiore, Giove, che la elabora secondo i processi che le sono propri.
Miria
Miria Tondi Donna di luce e d’ombra, sono studiosa e ricercatrice del sé, del simbolismo, degli archetipi e delle arti magiche da 25 anni. Leggo i Tarocchi, il Tema Natale Astrologico e altri tipi di carte decodificandone il linguaggio arcano e sollevando il velo sul sapere ancestrale contenuto in queste discipline. Alle letture abbino la pratica del tamburo sciamanico. Il mio Blog La mia pagina Facebook
Ho scritto articoli per una rubrica di arte esoterica e tuttora scrivo sul femminile secondo una prospettiva mitica, antropologica e comportamentale.
Amo molto i bambini, ho lavorato come insegnante di scuola primaria, di infanzia e di sostegno.
Sempre in qualità di docente ho co-condotto corsi di meditazione.
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