Cara guerriera…
Cara guerriera…deponi le armi. Anche tu puoi riposare e arrenderti.
Stai camminando da tempo con tutta te stessa verso la tua autenticità, stai comprendendo che hai aderito a stereotipi, false credenze, copioni che ti limitavano e allontanavano dalla tua essenza, hai reagito, hai lottato, hai messo confini, ma… ora non ti sembra cambiato nulla. Ti sembra di non farcela più. Stanca, senza energie. Il tuo stesso obiettivo sta diventando un’altra gabbia. Diventare te stessa sta diventando esso stesso un altro demone contro il quale combattere. Un’altra performance, un altro “devo” “per”…
Devi essere autentica, devi essere libera, devi amare te stessa, ribellarti a chi non ti vede, ti vuole diversa. Devi smascherare, ti devi illuminare, devi essere felice. Ti dici, da tempo. Desideri da tempo. “Non vai ancora bene” insomma, perché la vita non gira ancora come vorresti tu, perché non senti quello che tanto attendi.
Il proprio potere è pesante da reggere. Difficilissimo difenderlo. E’ nuovo, appena nato. Va protetto, ma spesso è ancora tanto faticoso. Quando si cambia, il resto del mondo non è disposto ad accettarlo senza protestare. La tua ribellione urta, scomoda, non si capisce.
Fuori, si fa tempesta. Dentro, ti senti sola, maledettamente sola. Lotti ancora, combatti anche contro te stessa questa volta, contro quegli stessi sentimenti che, toccati, ora si ribellano.Lasciar andare e accettare è complesso e ha tempi lunghi. Tempi che non sono i tempi che vorresti. Lasciar andare un copione che per anni ha avuto la sua funzione, comunque utile in qualche modo, non è semplice. Perché anche in quel copione c’è qualcosa di buono che puoi tenere. Ciò che più ti dà fastidio ha dentro un seme di energia al quale attingere.
Un’energia forte. Ma la sensazione di abbandono e la solitudine sono pronte a prendere il sopravvento. E’ anche il tempo del lutto. Se smetti di essere crocerossina, sentirai un vuoto d’amore. Se non vuoi più relazionarti in un’ottica da vittima, dovrai fare un salto quantico di coraggio. Se vuoi trovare fiducia in te stessa, dopo anni di insicurezze, c’è un potere da darti il permesso di vivere.
Sei outsider da sempre, una guerriera che lotta perché cambi il mondo, pecora nera contro tutti. Vox clamantis in deserto a volte. Adesso sta arrivando il muro, forte, ti sembra di combattere contro i mulini a vento. Tutto ti torna indietro. E i muri aumentano, le lotte aumentano. Guerriera da sempre. Outsider persino di te stessa. Non facile distinguere la linea sottile tra ritornare in un copione con semplicemente un nome diverso e diventare veramente nuove. Senti che forse stai ancora sbagliando tutto? Che ti stai isolando?
Quante contraddizioni…e confusione.
C’è un passaggio necessario, che non è dato una volta per tutte. Lasciar andare. La lotta. Inutile dirsi: se faccio così allora andrà tutto meglio. Senti ancora angoscia, solitudine e abbandono. Non sai se ti ritrovi negli stessi meccanismi con altri nomi. Ma il passo è fatto. Ti stai vedendo. È reale, ma tu non lo puoi vedere ancora, anche se sei diventata più consapevole. Manca l’adesione totale, di mente cuore e anima. Adesso, il passo più difficile per una guerriera come te: deporre le armi.
Lasciar andare la lotta. Puoi smettere di lottare in quel modo che è stato il tuo quotidiano. Puoi darti il permesso di arrenderti a quello che c’è, a quello che stai vivendo, e a quello che è stato. Anche tu ti puoi fermare e osservare. Smettere per un po’ di lottare, di andare contro. Riconoscere che è andata così. Che non poteva essere diversamente. I tuoi vecchi “copioni” scalpitano. Non vogliono morire tanto facilmente. Ti hanno aiutato comunque ad arrivare fino a qua. Erano necessari e sono stati utili in qualche modo. Ti hanno permesso di sperimentare. E potrai guidare altri in questo cammino di consapevolezza.
Ti stai chiedendo: e adesso?
Stai con quello che c’è, anche se fa male. Non è cambiato ancora molto fuori. Quella magia che ti aspettavi non si è ancora manifestata. Non ancora. Arrenditi. Lascia andare il pugno stretto. Ti puoi affidare. A chi? Alla Vita che è in te e che va oltre te.
Che cosa accade se lasci andare la presa?
Farai spazio. Respira profondamente. So che le lacrime scorrono. Anche le guerriere possono piangere. Non puoi ancora vedere troppo avanti. Il cambiamento ha bisogno di questo passaggio, di attraversare questa soglia. Lasciare che sia. Quello che è. Consegna questo smarrimento. Il buio è necessario. Smetti di lottare.
Siediti. Accendi una candela. Respira. Puoi riposare. Puoi fermarti anche tu, cara guerriera. Giungerà una nuova forza in te. Più profonda e radicata.
Roberta
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©Edizioni Unsolocielo – Naturagiusta 2018. Tutti i diritti riservati
Ciao! sono Roberta e sono un wild coach. Sono un coach, ti aiuto a raggiungere quello che è importante per te, grazie alla mia professionalità e alla mia energia. Non posso dirmi altro che wild coach, la mia natura che non ama etichette e categorizzazioni, nonché giudizi del tipo “tu sei questo…”, non potrebbe che essere un wild coach, niente life, sex, ecc. coach, anche se affronto tutti questi temi. Wild dice la mia energia antica e ribelle. Dice di me la natura, che amo profondamente, la spinta profonda a vivere la propria essenza, alla naturalità, nel fluire della vita, al di là di condizionamenti e omologazioni, e liberarla in tutto il suo potere energetico, unico e differente in ognuno di noi. Sono una donna selvaggia, da sempre, (anche quando non ancora sapevo di esserlo), ribelle, anticonformista e un outsider. Amo leggere, scrivere e creare. E Amo il mio lavoro di coach. Per me è più che un lavoro. È la mia missione da sempre, che mi smuove e dà energia. Ho scoperto che il coaching gestaltico mi dà quegli strumenti speciali e utilissimi per realizzare uno dei miei sogni e talenti: risvegliare la vita. Pagina facebook : Roberta Bailo wildcoach Sito: www.robertabailo.com