A quale stadio di “assorbimento” meditativo sei arrivata/o?
A quale stadio di “assorbimento” meditativo sei arrivata/o?
E’ una domanda che ho sentito porre spesso, anche tra i praticanti della scuola di meditazione Son (Zen).
In realtà lo sviluppo degli stati di “assorbimento” meditativo è una caratteristica maggiormente presente nella scuola di meditazione buddhista Theravada, attraverso la pratica della meditazione di concentrazione o Samatha.
Ho affrontato tale argomento sul blog nel 2018 (vedi indice tematico) così come ho già elencato tali stadi nel secondo articolo sulla numerologia buddhista a fine marzo 2019.
L’argomento non mi è mai parso di facile comprensione: anche in sede di traduzione del dizionario numerico buddhista ho incontrato diverse difficoltà.
In questo breve spunto mi interessa dissertare, da praticante Zen, sulle modalità e sul contenuto dell’insegnamento dei maestri di Samatha.
Ma cosa sono in sostanza gli otto stadi?
Da quello che mi è stato insegnato risulta essere una sorta di percorso che il meditante, praticante la Samatha, percorre: un via evolutiva orientata, come spesso accade in tante scuole buddhiste e non, alla “perfezione”.
Partiamo da uno stadio involuto spiritualmente, da una dimensione di “peccato originale” e dobbiamo procedere ad una purificazione progressiva, fino al raggiungimento della buddhità o santità.
I primi quattro stadi mirano al conseguimento e assorbimento dei fattori materiali che sostengono il raggiungimento della Samadhi (lo stadio supremo di concentrazione attraverso uno stato di calma sensoriale e mentale), gli altri quattro si concentrano invece su fattori immateriali.
Una volta determinato l’oggetto di concentrazione, i primi quattro stadi si caratterizzano per la capacità di individuare e focalizzare l’oggetto, conseguire la felicità estatica e la tranquillità mentale e fisica per poi nel quarto stadio conseguire l’equanimità e l’equidistanza dal “bello” e dal “brutto”.
Gli stadi immateriali si focalizzano sugli stadi di coscienza, quelli percettivi ma anche quelli emotivi.
In genere ad ogni stadio corrisponde una meditazione Samatha su differenti oggetti: per i fattori immateriali ci si concentra oltre che sul Dharma buddhista (ad esempio il paranirvana) anche sui colori, spesso con tonalità opache.
I primi stadi di assorbimento sono invece in genere basati su oggetti come il corpo o atti del corpo come il respiro.
In definitiva ad ogni stadio vi è un diverso grado di assorbimento dell’oggetto di meditazione nella mente. Attenzione, la mente va intesa nel senso più ampio di centro delle emozioni (cuore) e centro della coscienza oltreché di pensieri.
Non mi sono mai ritrovato a mio agio nel praticare la meditazione Samatha perché la Via delle scuole Theravada verso il conseguimento della saggezza, prodromica al Samadhi, è sempre stata di calmare la mente attraverso l’isolamento e l’ascetismo.
Ho sempre trovato più stimolante il percorso inverso: conseguire la saggezza attraverso la vita quotidiana, concreta, sociale, usando la mente stessa, con un approccio scientifico e umanista allo stesso tempo.
Gli dei per me possono attendere.
I primi miglioramenti “stabili” sono arrivati per me abbandonando proprio i concetti di “purezza” e “santità”, spesso frutto di egocentrismo spirituale.
Hae Myong
Hae Myong Per alcuni anni guida anche le pratiche del gruppo genovese di tale comunita’ religiosa presso i locali dell’Associazione “UnSoloCielo” in via San Lorenzo a Genova. Nel 2009 riceve a Seoul dal monaco Tae Hye Sunim i cinque precetti Buddhisti e assume il nome di Dharma di Mu Mun. Nel 2009 risiede per alcune settimane in Corea presso i principali templi dell’Ordine Jogye. Nel 2010 e 2012 visita alcuni templi in Thailandia. Nel 2014 inizia a studiare presso l’Institute for Buddhist Studies USA (IBS) dell’Ordine coreano zen Taego-jong affiliato con Dong Bang College of Korea. Nel 2015 partecipa ad alcuni ritiri spirituali organizzati dall’Ordine Taego in USA. Nel 2016 riceve il diploma dall’IBS dopo aver terminato i due anni di studi ed aver superato tutti gli esami e la tesi finale. Nel 2017 riceve i precetti del Bodhisattva presso l’Associazione Bodhidharma in Lerici. Nel 2018 viene ordinato in Polonia Dharma Teacher dall’Ordine Taego-jong e riceve il nome di Dharma di Reverendo Hae Myong. La mia pagina facebook
Inizia a studiare da autodidatta il Taoismo cinese nel 2004 e presto si avvicina allo studio della cultura zen e buddhista.
Nel 2006 inizia a praticare presso l’Associazione “Bodhidharma” di Lerici del monaco buddhista Tae Hye Sunim, di ordinazione coreana e birmana, una sorta di pratica che accoglie aspetti della tradizione Theravada e della tradizione Mahayana del Buddhismo.
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