Un “quasi” Amore

Un quasi amore, è quell’amore che riesce a vederti per quella che sei, ma che non riesce ad entrare per paura di lasciarsi andare.

Ogni tanto un quasi amore ti pensa, magari non si ricorda il tuo compleanno, o altre date importanti, ma quando la solitudine si insinua nelle crepe della sua anima è il primo a mandarti un messaggio.

Quando fai parte di un quasi amore, ti senti quasi accettata anche se il suo sguardo è rivolto verso altro. Intanto chiunque viene scelta al posto tuo, sai già che è come se sia quasi abbastanza buona per essere Lei ma mai abbastanza per starci davvero insieme.

Un quasi amore è totalmente incoerente, poca stabilità per fare progetti, poca voglia di andare a fondo ai sentimenti, come un asfalto pieno di buche sotto i piedi e tu inciampi.

In questo quasi amore non esistono promesse, hai dei semi-impegni, dei forse, ma nel complesso troppo poco fluido per essere solido. Non sei neanche sicura se il giorno dopo rivedrai quella persona, e sembra che tu sia l’unica a sostenere il peso di questa relazione.Un quasi amore ti mostra solo ciò che vuole che tu veda, c’è quasi trasparenza, ma per qualche motivo non hai la totale visuale, come guardare attraverso una finestra fuori dove c’è la nebbia e cercare di pulire il vetro inutilmente.

Quando è quasi amore, niente riesce a risolversi, delle volte non c’è nulla di cui parlare perché un quasi amore non ha tempo per ascoltare. Per un quasi amore non sarai mai la sua priorità: non li condivide i sentimenti o le intuizioni per migliorare la relazione, lascia solo un quasi fine.

Un quasi amore porta la minaccia dell’abbandono, nel cuore senti che fuggirà prima o poi, questo ti impedisce di avventurarti troppo lontano e così puoi quasi esplorare le possibilità future, ma non arrivare mai abbastanza vicino.

La storia del quasi amore ha sempre un finale, non è una mancanza di punto e virgola, ma piuttosto una comunicazione fatta di emoji sostituendo le parole, “mi dispiace ti lascio”.

E ora ti chiedi se eri quasi o qualcosa o se quel tipo di amore quasi quasi non contava nulla.

Con amore

Carla

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Carla Babudri ha inizialmente studiato le Astrologiche Classiche e in seguito approfondito la corrente umanistica/psicologica integrando gli studi legati al Karma.

Nel 2004 decide di studiare astrologia e ad approfondire  argomenti spirituali indirizzandosi verso il Culto della Dea creando l’Arche – astrologia  che la vede coinvolta in una ricerca di consapevolezza sempre più profonda, diventando cosi un counselor Astrologico, centrato sul mondo della Psicologia degli archetipi.

Nel 2008 completa gli studi di Astrologia Karmica con il Maestro Karun, maestro italo/indiano di astrologia Indiana, astrologia tibetana.

Nel 2009 incomincia la sua ricerca su Ofiuco e inizia il suo libro sul tredicesimo segno.

Nel 2010 diventa operatore di Theta Healing;

Nel 2010 intraprende i suoi studi nel mondo Tantrico/Taoistico, accedendo cosi ai sacri misteri del Sacro Femminile- Sacro Maschile

Nel 2017 crea e fonda il Tempio di Jada, una visione nuova sul sacro femminile e sacro maschile, tutto ripreso dagli studi e dalla esperienza con il mondo taoistico/tantrico.

Ha pubblicato due libri di poesie incentrate sul percorso di crescita individuale e la scoperta del sé.

Conduce gruppi di meditazioni e visualizzazioni guidate verso il potenziale Femminile e armonizzazione con i cicli naturali di Madre Terra, seguendo la corrente filosofica della “Cammino della Dea”.
Amante della fotografia. Ha scritto articoli per la rivista L’iniziazione e per diversi blog.

MAGGIORI INFO: www.storiadiunapoesia.it  –  www.iltempiodijada.it

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