Tolle – Il dolore non può nutrirsi di gioia: la trova veramente indigesta!

“State attenti all’apparire in voi di ogni segno di infelicità in una qualunque forma: può trattarsi del risveglio del corpo di dolore.
Può prendere la forma d’irritazione, impazienza, uno stato di anima oscuro, un desiderio di ferire, rabbia, furia, depressione, un bisogno di avere un pò di dramma nella vostra relazione e così via. Afferratelo nel momento in cui si risveglia dal suo stato latente.Il corpo di dolore vuole sopravvivere, proprio come qualunque entità esistente.
E può sopravvivere solamente se inconsciamente vi identificate con lui.
Può allora venir su, possedervi e vivere attraverso di voi.
E si nutrirà di ogni esperienza che risuoni del suo proprio tipo di energia, qualunque cosa crei nuovo dolore sotto qualunque forma: rabbia, distruttività, odio, lutto, dramma emozionale, violenza e persino malattia.

Così il corpo di dolore, quando vi ha posseduto, creerà nella vostra vita una situazione che riflette la sua propria frequenza energetica, perché se ne possa nutrire.
Il dolore può solo nutrirsi di dolore.
Il dolore non può nutrirsi di gioia: la trova veramente indigesta!”

(Eckhart Tolle)

Immagine di copertina: Christian Schloe

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