Non fermare questa storia breve
E’ troppo difficile condensarlo tra le linee brevi di una strofa,
il suo respiro è troppo espanso per i parametri di una poesia,
troppe cosa da dire, troppe contraddizioni da catturare…
Lui preferisce la strada lunga, intrecciare storie, il peso delle parole non le regge.
Ha scelto di stare tra uno scatto veloce e una lunga resistenza.
Ama tirare fuori il dolore ed è maestro in questo, tra labbra chiuse e anima insanguinata.
Eppure desidera lavorare poco sui sentimenti, questo gli richiede confrontarsi e questo lo porta in un profondo disagio, il disagio di stare fermo.
In realtà è attratto dalla lunga forma e corre per impersonare il prossimo personaggio, per aprire il nuovo capitolo.
Non fermare questa storia breve…
Mi chiedo, dove stai rappresentando il tortuoso tracciato, cammini con una costanza media, penso?E’ questo l’inizio?
Cerchi, non trovando mai, sempre perso.
Ma perdere va bene, è un po’ come liberarsi.
Sei nel tuo racconto, io la spettatrice, sono seduta comoda, espira le tue linee in un fiato e incarna il loro opposto nel successivo passaggio, tale movimento significa che sei disposto a giocare nelle possibilità.
Allora recita..
Ma non è facile, e lo sai.
E’ da codardi non scegliere e puntare a un reclamo.
Tutto, niente?
Uccidi quel drago o lascia che il fuoco ti bruci, ma credo che sia più semplice riconoscerlo in un’altra storia, in un tempo diverso…
Ma mettiti comodo, bevi il nettare della dissonanza, non fermare questa storia breve: i colpi di scena non li conosciamo.
Immagina come le persone attuano le loro trasformazioni, sia che tu sia il giullare o il benefattore, o il mostro e l’eroe, incarni un numero così infinito di caratteri in altrettanti infinite impostazioni.
Sei protagonista e antagonista allo stesso tempo.
Eppure è buffo, ogni volta che mi trovo a correggere la sceneggiatura, finisco invece a passare drasticamente al pensare di non essere in grado di recitare nessuna parte nella tua vita.
Ma ho imparato a guardare la storia, perché sei così fortemente nel personaggio che potrei scrivere un nuovo finale, oppure ricominciare da capo, ma questa trama più la guardo è più aggiunge al caos la complessità di un genere misto.
Sono comunque in grado di trovare bellezza nel tragico e il significato nell’assurdo, e sicuramente anche alcuni felice e contenti di noi così seppur diversi, ma profondamente uniti in tante storie…
Con amore
Carla
Al Mio Deimon Ispiratore con infinito amore
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Carla Babudri ha inizialmente studiato le Astrologiche Classiche e in seguito approfondito la corrente umanistica/psicologica integrando gli studi legati al Karma. Nel 2004 decide di studiare astrologia e ad approfondire argomenti spirituali indirizzandosi verso il Culto della Dea creando l’Arche – astrologia che la vede coinvolta in una ricerca di consapevolezza sempre più profonda, diventando cosi un counselor Astrologico, centrato sul mondo della Psicologia degli archetipi. Nel 2008 completa gli studi di Astrologia Karmica con il Maestro Karun, maestro italo/indiano di astrologia Indiana, astrologia tibetana. Nel 2009 incomincia la sua ricerca su Ofiuco e inizia il suo libro sul tredicesimo segno. Nel 2010 diventa operatore di Theta Healing; Nel 2010 intraprende i suoi studi nel mondo Tantrico/Taoistico, accedendo cosi ai sacri misteri del Sacro Femminile- Sacro Maschile Nel 2017 crea e fonda il “Tempio di Jada“, una visione nuova sul sacro femminile e sacro maschile, tutto ripreso dagli studi e dalla esperienza con il mondo taoistico/tantrico. Ha pubblicato due libri di poesie incentrate sul percorso di crescita individuale e la scoperta del sé. Amante della fotografia. Ha scritto articoli per la rivista L’iniziazione e per diversi blog. MAGGIORI INFO: www.storiadiunapoesia.it – www.iltempiodijada.it
Conduce gruppi di meditazioni e visualizzazioni guidate verso il potenziale Femminile e armonizzazione con i cicli naturali di Madre Terra, seguendo la corrente filosofica della “Cammino della Dea”.