Lampi, Tuoni, Fulmini e Saette

Lampi, tuoni, fulmini e saette.

Depongo in un cassetto la diplomazia e le buone maniere, senza peli sulla lingua sputo fuoco, perché non ho più tempo e ho le scatole piene di belle parole e finto buonismo.

Lei hai messe davvero le mani dentro le tue ombre? (vorrei usare un termine più forte ma mi trattengo).

Se non lo hai fatto non puoi parlare di luce, fino a che non ti levi dal volto quella smorfia di povera e buona creatura divina, te la stai allegramente raccontando, ma a me non la racconti più.

Non la racconti più, perché questa parte di me ho avuto le palle di guardarla, e non è piacevole riconoscere dentro di sé tutti quei meccanismi di sottile manipolazione che mettiamo in atto con il solo scopo di farci amare e di sentirci riconosciuti, apprezzati.

Ammetti una buona volta a te stesso che fai delle cose, sicuramente talvolta spinto da buone intenzioni, ma nella stragrande maggioranza dei casi lo stai facendo per te stesso.

Non dai attenzioni all’altro incondizionatamente, ma per andare a nutrire quella parte di te che si sente vittima incompresa e buona, e che da da da (umpa) fino a svuotarsi con la speranza di fare buona impressione, con il desiderio di ricevere dall’altro gratitudine, con il bisogno compulsivo di circondarsi di persone che ti vogliano bene.

Chiediti piuttosto tu che opinione hai di te stesso, chiediti se sei grato a te stesso per quello che sei, chiediti se tu ti vuoi bene.

Vai a mettere davvero le mani nella tua merda! (ops…sta volta non ce l’ho fatta e mi è scappata la parolaccia).
Le hai viste davvero le tue ferite e come ti hanno portato ad essere quel che sei?

Ammettiamolo un po’ tutti una buona volta, ripetete con me “non sono perfetto, e mi piace crogiolarmi nel mio dolore, perché dentro ho ancora molta sofferenza, ma è più comodo dare la colpa all’esterno per la mia condizione”.

Lo vedi benissimo che sei assetato di attenzioni e di amore, ma lascia perdere la strada del buonismo, è la più subdola delle forme di manipolazione, non essere gentile per finta, non dare per ricevere, non esserci sempre per gli altri se non riesci ad esserci per te stesso, mentre continui a voler tappare il tuo dolore con meccanismi infantili, stai pur certo che lo specchio esterno ti porterà ancora a dover fare i conti con quel vuoto che non vuoi sentire.

Tutti siamo fragili e sensibili, anche dietro la scorza più dura si celano i medesimi nodi da sciogliere, ma ognuno ha il compito di sciogliere i propri.

Impara ad amarti tu, apprezzati, e non rompere più i (non lo dico…ma ci siamo capiti) al prossimo.

Laura

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Laura Cireddu fin da bambina ha dovuto fare i conti con il suo spirito ribelle e curioso che l’ha spinta a porsi molte domande sul senso dell’esistenza e a non accettare risposte preconfezionate da una società che spinge tutti ad omologarsi a un modello comune.

Per quanto abbia provato a condurre la sua vita dentro ai margini, il desiderio di vedere oltre l’ha portata ad esplorare diversi percorsi spirituali per ritrovare la sua essenza.

La semplicità e la capacità di cogliere le infinite sfumature della Vita, sono divenute in questo modo le sue migliori attitudini esistenziali.

Il suo amore per la natura e per gli animali, unito agli anni di ricerca interiore, la portano a scrivere questo libro maturato dalla sua esperienza personale.

Le mie pagine: Alchemica-mente e Laura Cireddu

Email: laurasmile77@libero.it

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