Guarisci presto…

Un post che ho visto passare in un gruppo mi ha spinta a rispondere ad una domanda interessante: la malattia racchiude il male che ci siamo fatti o quello che ci hanno fatto?

Ecco quanto ho risposto.
Prima di tutto bisogna ricordare che ciò che accade nel corpo fisico è una densificazione di quello che è già accaduto nel nostro corpo energetico o spirituale che dir si voglia.
Una malattia è quindi l’espressione fisica di disequilibri che avvengono su di un altro livello.

Le esperienze concrete, quelle che vengono attivate nella materia, sono innescate sempre da blocchi presenti nei nostri campi aurici.
Quindi quando ci ammaliamo o guariamo, stiamo vivendo nella materia la trasposizione di quello che è già avvenuto a livello sottile.
Capita che a volte davanti ad un simile evento fortemente traumatico, alcuni si ammalino gravemente mentre altri no e quindi sorge spontaneo chiedersi perché.

A monte di tutto questo dobbiamo sempre prendere in considerazione con quali ferite presenti in noi entriamo in risonanza e quanto esse stesse siano state o meno sanate.
Una ferita emotiva ha la sua corrispondenza in un blocco energetico presente nei corpi sottili.
La nostra reazione fisica dipenderà quindi da quanto è grave in noi il problema che ha generato una certa condizione.

Parlando, per esempio, della morte di una persona a noi intima, quella che stiamo affrontando è in realtà la ferita dell’abbandono (lo so, affligge tutti…), ma alcuni di noi, vita dopo vita, ci hanno già lavorato e quindi un po’ l’hanno sanata.
Hanno diminuito la portata del corrispondente blocco energetico e di conseguenza hanno meno probabilità di ammalarsi.
Per altri le cose andranno diversamente, ma forse ammalandosi diventeranno consapevoli di cosa si cela dietro le apparenze e cominceranno a lavorare per sanare questa antica ferita.

Qualcuno a volte ha parlato di karma, ma il karma altro non è che i blocchi energetici che ci portiamo nello Spirito vita dopo vita e che vanno ad attivare le stesse esperienze vita dopo vita.
Per una trattazione più approfondita dell’argomento vi invito a cercare nella mia pagina Facebook, dove tempo fa ho pubblicato un post proprio sull’argomento Karma.

Un abbraccio

Elisabetta

Elisabetta Santangelo.
Interessata alla spiritualità sin da ragazzina, mi sono avvicinata al mondo dei Tarocchi e delle carte sin da adolescente aiutata da una prozia-sorella di mio nonno materno, un medium.
Milanese di nascita, mi trasferisco presto a Sanremo dove proseguo il mio percorso spirituale tra un accadimento della vita e l’altro.
Un percorso spirituale variegato, mosso da una insaziabile voglia di sapere che mi porta a accostarmi e approfondire diverse confessioni religiose tanto da farmi acquisire una conoscenza trasversale ai filoni religiosi stessi.
Nella vita secolare mi sono occupata di assistenza alla persona lavorando come OSS sia in strutture che nel privato.
Il mio amore per la spiritualità, la crescita personale ed i Tarocchi rimangono però vivi in me fino a farmi incrociare un Tarologo di fama nazionale che diviene il mio insegnante in questo campo, oltre ad un Maestro spirituale la cui guida mi permette di lavorare in un percorso di evoluzione personale giorno dopo giorno.
Essendo per me importante aiutare le persone nella loro evoluzione, mi specializzo nella lettura evolutiva dei Tarocchi Aurasoma a cui affianco tecniche di radioestesia per velocizzare, da un punto di vista energetico, il lavoro personale che va ad emergere attraverso le stese dei Tarocchi stessi. Opero nel nord Italia dove tengo in varie città gruppi di meditazione: grazie all’utilizzo degli Arcani Maggiori le persone possono “esperienziare” gli Archetipi contenuti in queste Lame per metterli quindi in equilibrio dentro di sé.
 
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