Fa sempre bene conoscersi?

Quando fai un certo tipo di lavoro da molto tempo (e 25 anni sono taaanto tempo) entri in quel mondo e ne vieni talmente assorbita che pensi che il resto del mondo sia così. Lo dai per scontato.

Sto parlando di me… Un giorno, poi, ti guardi intorno, incontri alcune persone… e capisci che non è così, non per tutti almeno.(sic!) Ognuno del resto ha il suo, di micromondo, nel quale orbita, con un linguaggio e dei funzionamenti tutti suoi.

Ecco, lavoro da anni nella “crescita personale”, diciamo così. Da sempre. Sì, perché già a otto anni scrivevo il mio diario, e annotavo e riflettevo su sentimenti e relazioni. Per me, chiedermi che cosa mi succede dentro ( esplorare, osservare, conoscere, dare il nome giusto) e come posso affrontare tale situazione è pane quotidiano (come scrivere, ma questo è un’altra storia).

Non pensavo che non fosse per tutti così. (sic!)

Entrare in me, affrontare demoni e ombre, chiedermi che cosa sto provando in una situazione, con una persona, fermarmi, riflettere, osservare senza giudizio (per fare alcuni esempi) e chiedermi quale passo posso compiere per…sono ormai diventati normali comportamenti quotidiani, familiari, essenziali.

Ma ho capito che non per tutti è così.

Bella scoperta eh? Si una grande scoperta. Che ovviamente mi ha fatto riflettere. Moltissimi non si guardano dentro, per timore o per fretta. Vivono e buttano fuori. A volte vomitano addirittura parole ed emozioni. A volte neppure questo.

Guardarsi dentro fa paura. Beh, anche a me fa paura, so che se mi ascolto questo avrà delle conseguenze, non potrò non vedere certe cose, non potrò più stare in certe situazioni di comodo, o scomode, sarò interpellata dalla mia profondità di donna e dalla mia interiorità a…

…ma poi entro ugualmente, perché non ne posso fare a meno. Talvolta attendo un po’, perché mi affido alla vita che sa, ma poi una capatina la faccio comunque.

Guardarsi dentro, fa paura ed è affascinante. Paura e fascino. Come quando ci si innamora. Come quando si vive veramente. Con sale e pepe e gusto e anima e carne.

E se mi stai seguendo in questo mio discorso, ti faccio fare un piccolo passo avanti: fa paura sì, ma a volte abbiamo più paura “dell’idea del guardarsi dentro”, che non del reale guardarci dentro. Demonizziamo il nostro mondo interiore, crediamo di trovare demoni, draghi, tempeste e terremoti, zombie e chissà quali colpevoli, quando invece è tutto molto più semplice. Temiamo le streghe, le piovre e la solitudine. Crediamo ci sia buio. Sarebbe ancora più semplice e luminoso invece se lo facessimo più spesso, con calma e serenità. Quante liti e incomprensioni eviteremmo! E quanta leggerezza e fatica in meno potremmo vivere! Quanti pesi si scioglierebbero dentro di noi senza quasi fare nulla…

Lasciamo entrare la paura allora, facciamola sedere accanto a noi, come amica e consigliera.

Ha cose da rivelarci anche lei. E’ una nostra energia, del resto, smesso camuffata da freno, ma in realtà con un grande potenziale. Che cosa ci può dire? Forse che non è il momento ancora, che noi sappiamo quando è giunto il momento nelle nostre vite di sederci e ascoltarci e iniziare il viaggio dentro di noi. Lei lo sa, ci fa da guardiana sapiente. Potresti dirle che comunque tu sai che per quanto grandi i mostri possano essere, sono pur sempre dentro di te, li puoi interrogare, puoi comprendere se sono tuoi, o ereditati. Puoi ringraziarli e farli accomodare un po’ distanti, per iniziare un dialogo, e così parlando puoi aiutarli a ridimensionarsi. Iniziare una trattativa.

Conoscersi non è scavare, non è cercare a tutti i costi il perché, assegnare colpe e flagelli, crocifiggerci o esaltarci. E non è comunque sempre necessario farlo. A volte fa anche bene una scrollata di spalle, un “va beh, chi se ne frega“, “un ci penso domani“…

Conoscersi è entrare in punta di piedi nel proprio mondo, e osservare. Nel proprio universo. Dove regnano le nostre moltitudini. Con amore, cura, sacralità e meraviglia. Assicurati di lasciar fuori dalla porta il giudizio. Non c’è niente di giusto o di sbagliato.

Entra in punta di piedi nel tuo mondo, allora. Senza irruenza o violenza. A piedi scalzi, per non fare rumore. Stai entrando nel tuo luogo sacro e unico.

Senza timori, cosa potrà mai accaderti?

Metti un piede, poi un altro, varca la soglia, saluta il guardiano, e poi mettici tutto il corpo, chiedi permesso, sì chiedi il permesso a te stessa per entrare, chiediti se è il momento giusto per te. E se lo è, esplora le tue valli, i sentieri, le caverne oscure (accendi una candela), accogli quello che c’è anche se doloroso o ribelle, il tuo universo è strabiliante, la tua energia non conosce confini e limiti. Accetta di incontrarti. Con amorosa cura. So che può esserci dolore. Ma anche lui dice il tuo fuoco. È parte della tua scintilla vitale. Troverai di tutto e di più, anche l’impensato e l’inimmaginabile.

Buon inizio di questo meraviglioso viaggio.

Roberta

(Introduzione alla Prima soglia del percorso di coaching online”Sette soglie tutte mie”)

 

Scopri il mio libro: “Potente come un Canto” Scopri di più

©Edizioni Unsolocielo – Naturagiusta 2018. Tutti i diritti riservati

Roberta Bailo

Sono un coach. Un wild coach.
Aiuto le persone a trovare la loro libertà, scoprire le loro energie nascoste, talenti che non pensavano di avere, superare difficoltà e disagi, ricominciare, rinforzare. Aiuto a stare bene nella propria vita.

Quelle persone che sentono di essere in quel momento della loro vita in cui vorrebbero ricominciare, dopo una rottura in amore, un fallimento, in un periodo di stasi o di blocco in un aspetto della vita, come il lavoro o l’amore, e non sanno come. O chi vorrebbe cambiare, ma…

Facilito il cambiamento, aiuto ad aprirsi a nuove possibilità di sé. Lo faccio con la mia energia wild, un pizzico di ribellione e con la mia professionalità di coach gestaltico. Wild nel senso di autenticità, aderenza alla propria vibrazione energetica, ancestrale. Sinonimo di non condizionato.

Ho creato diversi percorsi online:Risveglia la Donna Selvaggia che sei – le Sette Soglie”, “Radici per volare” e “Potente come un canto“.

Servizi “Unicum” la silent coaching e la wild coaching nella natura.

Incontri individuali possibili in studio per chi vive a Genova, oppure via skype, telefono, email. Disponibile a portare in giro per l’Italia i miei seminari.

Pagina facebook : Roberta Bailo wildcoach 

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