E alla fine sono riuscita ad assolvermi…

Ci tengo particolarmente a parlare del senso di colpa, del perché sia immotivato e, soprattutto, di quanto sia dannoso.
Il senso di colpa ci fa sentire immeritevoli, ci immobilizza e ci impedisce di chiedere, perché crediamo di non meritare, e quindi di ricevere.

Quando l’ho scoperto e, poi, capito, ho iniziato a vedere gli effetti nella mia vita, incredibilmente…nel lavoro, nelle relazioni, nella percezione di me stessa, come causa e anche come effetto.
Ma c’era qualcosa che mi sfuggiva ancora, credevo di averlo superato e, invece, c’era ancora qualcosa dentro me, e ancora in parte c’è, che continuava a proiettare situazioni che mi parlavano di senso di colpa e mi costringevano a vivere situazioni in cui poi in colpa mi sentivo davvero!

E allora mi sono chiesta il perché…qual era il senso? Cosa dovevo ancora vedere?

Perché continuavano a presentarsi le stesse situazioni, che mi spingevano a giudicarmi e ad essere giudicata?!
Perché il senso di colpa, in realtà, ci riflette il giudizio che noi stessi abbiamo…di noi stessi!!

Ci sentiamo in colpa perché quando eravamo piccoli ci hanno fatti sentire sbagliati, incapaci, per i retaggi della cultura cattolica, perché nessuno ci ha mai detto che in realtà siamo perfetti e meravigliosi……ma, in realtà, queste situazioni sono solo la conseguenza.

Il senso di colpa è lì per farci capire che ci stiamo giudicando!!!

Sono dinamiche scelte dalla nostra anima per guarire una ferita molto più profonda.
È una ferita ancestrale, che emerge per essere vista, riconosciuta e superata.
È antica, antichissima… quanto la caduta dall’Eden!!!

E, quindi, è necessariamente illusoria.
Senza la ”caduta” non sarebbe iniziato nulla.
Ci siamo separati da noi stessi, per sperimentarci, per viverci.
Come ci può essere una colpa?

Ci portiamo dietro il giudizio su noi stessi per la separazione, dimentichi dell’ovvia imprescindibilità della stessa, per dare avvio all’esperienza di Sè…

È una ferita difficilissima da scovare, nascosta così in fondo che per andarla a stanare serve una fatica immane!
Ma è lì e ci condiziona così profondamente e in modo così occulto che percepire le distorsioni che provoca nella nostra realtà richiede un’abilità, una volontà, una costanza e una resistenza da supereroe!

Ma se si riesce a comprendere che ci si deve necessariamente assolvere da quel giudizio iniziale…per cos’altro, ancora, ci si può puntare il dito contro!?

Vera Nika

Immagine di copertina: web

Vera Nika – Vittoria Cucciarrè

Avvocato fuori, ricercatrice dentro.
Il mio percorso di crescita personale e spirituale non è iniziato per mia scelta, è stato lui a scegliere me.
Non sono titolata, non ho frequentato corsi, non ho verità da rivelare.
Sono una persona curiosa, che ama ricercare, indagare, scoprire e farsi ancora domande.
Anzi, prima di amarlo, questo è quello che sono.
Non so nemmeno io dove sto andando, dove e se arriverò, non so neanche più se sto cercando qualcosa di definito.
Ma so che è quello che mi piace, che mi fa stare bene e che ha rivoluzionato e migliorato la mia vita.

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Contatti: veranikatraanimaedego@gmail.com

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