Creo quel che dico

Il potere delle parole.

Le parole hanno un potere di cui non siamo consapevoli in pieno. Vanno pesate e misurate.
Sia dentro di noi, per quelle che diciamo a noi stesse, sia per quelle che proferiamo.
Creano la nostra realtà interiore ed esteriore e modellano quella degli altri, di chi entra in relazione con noi.

Spesso le diamo per scontate. Le buttiamo fuori di noi con superficialità e noncuranza.
Pensando anche che non verremo ascoltate, nemmeno da noi stesse.

Esiste un’intelligenza interiore nostra profonda che ci ascolta.

Esiste un’intelligenza universale esterna che ci ascolta.

Esiste una vibrazione negli altri che assorbe e ci assorbe.

Siamo parole ( e silenzi e suoni ).

Le parole sono simbolo. Veicolo. Pietre. Ancore.

Le nostre cellule vibrano alla frequenza anche di quello che noi proferiamo nel nostro intimo.
È sufficiente un “ma” per far vacillare tutto.
E’ sufficiente un “sì, è vero” per mandare a monte un programma interiore o una relazione.
“Io mi amo”. “Io sono degna di amore e di rispetto”. “Io sono degna di avere successo”.
“Io merito..” “Io voglio…”.

Quante parole ci lasciamo scappare che cambiano la qualità delle nostre relazioni?
Diventano spesso muri che manipolano, allontanano, creano profezie che si autoavverano.

Non mi capisce, diventa non mi capisce. Non mi amerà mai, diventa non mi amerà mai. Sei uno stronzo, diventa sei uno stronzo. Non sono capace, diventa non sono capace.

Poche parole, nette, vere, essenziali. Vere.

Pensa alle benedizioni, agli incantesimi, alle preghiere, alle poesie che tanto ti toccano l’anima. Diventa quelle parole. Crea.

Dare il nome alle cose, ai sentimenti, alle emozioni, alle situazioni diventa una roccia di salvezza nella nebbia. Crea scenari, dilata.

Avete mai provato la sensazione di non saper definire con chiarezza che cosa stavate provando e alla domanda che nome ha?
Aver sentito quel click interiore nel dire “è dolore”, “è gioia” “è paura” e sentirvi immediatamente dopo sollevate?
Un punto da cui partire. Un nome al quale appoggiarsi per fare il passo successivo.

Incomprensioni e liti si possono appianare grazie al riconoscimento del nome preciso di un sentimento o di una dinamica trappola entro alla quale ci siamo invischiati.
“ Qui ci stiamo comportando da vittima e salvatore”.
“Qui sto facendo la parte della bambina offesa”.

Il nome. Io provo questo. Quando tu mi dici questo io mi sento così: nome preciso.
Davanti al quale si può stare e costruire. Tutto più semplice, sano, lineare, leggero.

Quante paure si scioglierebbero come neve al sole…

Possono spianare strade dove la confusione domina.
Spesso ci celiamo dietro tale confusione, quando, trovando il nome “giusto”, tutto si potrebbe appianare, sollevando i veli del misconoscimento e dell’incomprensione.

Le TUE parole, infine. Parole che dicono te, quello che sei e che vuoi. Chiare e nette, per creare.
Io sono. Le parole della tua anima, che danno potere profondo a chi sei e a ciò che vuoi per te nella tua vita.

Quando trovi i nomi di ciò che abita in te, dei tuoi valori, di ciò in cui credi, della tua missione, sei già a metà della strada fatta. Puoi scegliere infatti. E farti scegliere. Puoi, vuoi, fai.
Via l’indecisione, via i tentennamenti.
Crei e puoi screare. Troppo potere? No, chiarezza d’intento.
Vita reale. Via la nebbia.

C’era una volta… Io sono… Io voglio… Io mi sento…Io benedico…

Ed ecco le mie domande di coaching che ti possono dare degli spunti, oggi.

Quali scenari hai creato con le parole che ti dici?

Con quali parole hai creato una relazione difficile?

Quante etichette ti sei messa addosso o lasciata mettere?

Che cosa puoi screare oggi con una parola nuova?

Quale nuova parola puoi mettere da domani e da questa farti guidare?

Roberta

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©Edizioni Unsolocielo – Naturagiusta 2018-20. Tutti i diritti riservati

Roberta Bailo

Sono un coach. Un wild coach della ribellione.
Aiuto le persone a scoprire le loro energie nascoste, e a liberarle, talenti che non pensavano di avere, superare difficoltà e disagi, ricominciare, rinforzare. Aiuto a stare bene nella propria vita.

Perché wild? Selvaggio nel senso più autentico: antico, naturale, istintuale e vero, non condizionato. In armonia con la propria verità, la propria anima. Manifestare la propria energia, in continua trasformazione. Wild per me è fare anima, fare vita.

Aiuto le persone a ribellarsi. Non nel senso di andare per forza contro corrente, da outsider a tutti i costi, ma di essere pienamente se stessi, spogliandosi da costrizioni, etichette, preconcetti, maschere, ruoli stretti, copioni, idee di giusto o sbagliato. Ribellarsi quindi a tutto quello che impedisce il bellissimo percorso di trasformazione che è vivere.

Facilito il cambiamento, senza giudizio. Aiuto a stare bene nella propria vita. Io ci sono, con i miei strumenti e la mia natura, un passo indietro al mio cliente, al confine.

Sono felice quando riesco ad aiutare una persona ad esserci e se sono stata una parte del suo cammino di consapevolezza e di trasformazione, se ho contribuito nella comprensione degli snodi importanti, o nel superare un abbandono, elaborare la fine di una storia d’amore, lasciar andare un copione da vittima o da perdente. Sono felice se insieme abbiamo contribuito a creare un nuovo ordine di amore, che so che si espanderà nel mondo e oltre, con nuove energie e vibrazioni.

Al momento ho creato il percorso onlineRisveglia la Donna Selvaggia che sei – le Sette Soglie”. Tengo gruppi di coaching su diversi temi del femminile e del maschile, sulla donna selvaggia e il potere personale. Ovviamente incontri individuali, possibili in studio per chi vive a Genova, oppure via skype, telefono, email. Disponibile a portare in giro per l’Italia i miei seminari.

Pagina facebook : Roberta Bailo wildcoach 

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