Cos’e il ritratto grafologico? Ecco un esempio…

Cos’e il ritratto grafologico?
Ecco un esempio 👇
 
Grazie a Milvia per il permesso di pubblicare un “pezzetto di te” 🌷
Percorrendo con lo sguardo la tua scrittura ed entrando nel suo movimento ampio, arioso e arrotondato, ma anche esuberante e vitale, si può avvertire un’energia che accoglie come un abbraccio nutriente e deciso. Non un abbraccio lieve ma vigoroso, sentito, su cui ci si può anche per un istante appoggiare.
E’ un’energia che avvolge e si espande, che crea facilmente legami, non si risparmia nel donarsi e allo stesso tempo ama ricevere e custodire (anche un pò gelosamente) i sentimenti. Ti è naturale entrare in sintonia con l’ambiente in cui vivi, percepisci emotivamente le persone con cui sei in contatto, con empatia e partecipazione sincera, spontanea.
 

Senza però eccedere nell’assorbire ciò che ti arriva, attitudine che forse in passato ti ha affaticato ma che con il tempo hai imparato a gestire, sviluppando le giuste difese ma conservando la capacità di sentire: non ti lasci invadere, ma sai accogliere. Sai gustare ogni grammo di esperienza senza lasciarti sfuggire nessun sapore o sfumatura, grazie alla tua innata e gioiosa vitalità, creatività, voglia di conoscere e sperimentare. Senza esporti eccessivamente né lanciarti a capofitto, ma prendendo le giuste misure e i necessari momenti di riflessione.
 

Sai scegliere con ponderatezza, non precipitandoti in decisioni avventate ma anzi dedicando il tempo necessario per valutare se una situazione è buona per te o meno. Fidandoti sì del tuo istinto, ma mantenendo una certa distanza di sicurezza, una prudenza che ti permette di non perdere il controllo o restare delusa.

Ti interessano poco le apparenze, le etichette, scegli sempre la “sostanza” alla forma, pur mantenendo modi cortesi e cordiali.
Il contatto umano è per te vitale, e vuoi che sia vero e profondo, che arrivi a un reale scambio.
E’ la tua natura che te lo chiede e non vuoi, giustamente, tradirla.Ottenere l’equilibrio tra il dare e il ricevere, tra l’esporti e il non farti invadere, può sembrarti ora semplice ma probabilmente hai dovuto lavorare molto su te stessa per arrivare dove sei ora.
La tua scrittura parla infatti di facilità di contatto, comunicazione empatica, grande affettività (lettere grandi e gonfie, arrotondate con anelli, spazio occupato con esuberanza) ma allo stesso tempo traspare una fatica passata per proteggere il tuo cuore, come se tu non avessi sempre ricevuto l’affetto che avresti voluto fino a dubitare, a causa di ciò, del tuo valore.

Hai imparato a tenere stretto l’amore che ti arriva, a custodirlo anche con una certa possessività, perché per te è come l’ossigeno. Secondo il taglio junghiano sei infatti un tipo “Sentimento”, che non significa romanticismo ma porre in primo piano la necessità di scambio affettivo, esercitando anche un certo potere per difendersi dall’abbandono e se-durre (nel senso di condurre a sé), naturalmente… perché è così che il sentimento funziona.

Come tutte le scritture Sentimento, infatti, ci sono molte curve morbide e molti anelli, ma la tua si distingue anche per il tanto bianco lasciato, nonostante l’importanza della dimensione delle lettere: è il bianco sì della razionalità e della prudenza (il margine destro è infatti un pò frenato) ma anche e soprattutto dell’ascolto dell’Altro, inteso in senso ampio: persone, storie, informazioni, dimensioni sottili, inconscio… Accanto all’importanza del contatto e del legame c’è anche una forte esigenza di solitudine creativa, di momenti di pausa e riflessione, che ti permettono di integrare e ordinare tutte le suggestioni che la tua natura empatica assorbe. Il contatto con l’Altro è vitale ma non affannoso, non invadente: proprio per sentire e dare il giusto valore a ciò che vivi, hai bisogno anche del “bianco”, per dare respiro e risalto alle stimolazioni sensoriali.

Per te è importante che le manifestazioni di affetto siano tangibili, ancorate alla materia: lo dicono le lettere affettive (soprattutto le “a”) formate con un bel cerchio gonfio e ripassato, che spesso ripiomba all’indietro e si aggancia alla zona inferiore, come a volersi puntellare alla realtà concreta.
“Fatti, non solo parole” sembra essere il tuo motto, che vale sia nell’offrire sia nel chiedere. Sei una persona su cui si può contare, che non disperde le energie in chiacchiere ma che c’è, che resta. Non ci sono infatti gesti “fuggitivi”, tratti lanciati o tendenti al filiforme, tipici di personalità inclini all’evasione, psichica o fisica.Tu resti, insisti, affronti anche le difficoltà senza scappare ma anzi, mettendoci ancora più impegno. Non scarichi l’ansia scivolando via, ma cercando soluzioni fattive e creative, tangibili. Nelle discussioni cerchi di immedesimarti nel punto di vista altrui, preferendo il dialogo che abbraccia all’aggressività che divide… o tutt’al più la ritirata. Il tuo carattere non è spigoloso, attaccare non è nelle tue corde: puoi tendere a restare offesa e rimuginare dentro di te, piuttosto che sferzare colpi.

La tua intelligenza è pratica, concreta, sensoriale, del “saper fare”. Ma anche del rivedere e del ripensare, sempre con un pizzico di fantasia. Davanti a un problema non ti lanci in astrazioni o analisi teoriche, ma cerchi con attenzione di “sentire” e farti guidare dalla tua voce interiore, che sa cosa è giusto o sbagliato.
Magari muovendo il corpo o creando qualcosa di bello (o di buono!) con le mani, con quella saggezza istintiva femminile che “per meglio pensare, fa”.
E fa con gioia, freschezza, voglia di gioco, non seriosità. La tua scrittura conserva infatti alcuni piccoli gesti un pò fanciulleschi, che trasmettono sia un certo bisogno di protezione sia la capacità di non perdere quella meraviglia e innocenza di cui sono capaci i bambini, pur accanto ai doni ricevuti dall’esperienza del tempo vissuto.
Gli Archetipi che più caratterizzano la tua scrittura sono: Giove (per le lettere grandi e ariose, lo spazio conquistato con vigore, la pressione decisa, i palloncini di fantasia nella zona superiore…), che ti dona esuberanza e giovialità, facilità di comunicare, socievolezza, empatia concreta.
E Venere nelle forme arrotondate e nei legamenti ad anello, che ti regala sfumature di dolcezza, cura dei legami e amabilità, anche se non c’è quella pacatezza tipica delle scritture Venere pure: preferisci infatti il movimento, la dinamicità, all’estetica della forma.
 
Susanna
 
Visita il mio sito: https://labarcadeilegami.wixsite.com/grafologiaplanetaria 
 

 
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Giove parla Venere ascolta

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Susanna Mariani

Prima di diventare mediatrice familiare, mamma e seguace del “culto della zappa dell’entroterra ligure”,
ho lavorato come giornalista freelance e redattrice.
Per molti anni la scrittura è stata la mia medicina, confine e contatto tra la mia anima e quella di chi,
dall’altra parte della pagina, mostra la sua.
Alcuni libri sono stati per me guide, specchi, amici.
Qui ve ne voglio presentare qualcuno.

Visita il mio sito: https://labarcadeilegami.wixsite.com/grafologiaplanetaria 

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