SOWELU – La Runa del Sole
Dal 12 al 26 febbraio siamo sotto l’influenza delle energie della runa Sowelu, la runa Solare.
Molte culture antiche, dagli egizi ai greci, ci hanno tramandato che la forza del Sole fosse un’energia di tipo maschile. Ma non per tutti gli antichi era così, farò una breve lista di divinità femminili legate al Sole per avere un’idea.
La baltica Saulė, dea del sole e della fertilità. La basca Ekhi, dea solare e protettrice dell’umanità. Dal buddhismo Marici, dea del cielo, del sole e della luce. In Cananea (Libano, Israele, Palestina e parte di Siria e Giordania) si adorava la dea solare Shapash. Poi c’è l’etrusca Thesan venerata durante l’equinozio di primavera. La greca Elettriana che oltre ad essere dea del sole, era dea del mattino e del risvegliarsi. L’induista Saranyu, divinità solare, dell’aurora e delle nuvole. Dal Giappone Amaterasu primordiale dea del Sole. E infine ma non certamente l’ultima, Sòl o Sunna, la dea norrena alla guida del carro solare.
Queste sono quelle che ho trovato ma sicuramente ce ne sono altre.
Il potere solare è un vigore rigenerativo, germinativo, di fioritura e maturazione. Nessuno di questi processi naturali sarebbe possibile senza il Sole, ma la runa Sowelu ci mette davanti a una importante verità: se il Sole ha luce e calore benevolo, fa germogliare la vita e l’accompagna alla maturazione, ma se la forza solare è troppo forte, dittatoriale, porta la morte delle gemme, crea deserti sterili.
Sowelu è una runa di grande responsabilità, il potere comporta il fare una scelta tra il bene e il male. E la personale visione deve essere messa da parte a favore di una osservazione globale.
In poche parole, annullare l’ego, l’io, e accogliere a piene mani la consapevolezza che non sempre ciò che ci appare giusto, lo sia davvero.
In questi giorni, fino al 26 febbraio ma non solo, è buona regola chiedersi: sto esercitando un potere dittatoriale o sono pronta/o a mettere da parte il mio ego per un bene più grande?
Sto facendo sbocciare fiori, o sto creando un deserto?
Enrica
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ENRICA ZERBIN, nata e cresciuta tra campagna, fiume e mare, dove ha scoperto la magia dei cicli lunari e appreso l’uso delle erbe medicamentose delle campagne, insieme agli antichi rituali legati alla Dea e agli elementi; eredità delle sue antenate. Nel dicembre del 2015 esordisce col suo primo romanzo, Tu Mi Hai Salvato La Vita, edito da Cinquemarzo: una storia sull’importanza degli avi e la saggezza degli anziani, dell’amore nato in circostanze impensabili e bizzarre sincronicità. Nelle sue opere al femminile, sottolinea l’importanza del viaggio, che sia mistico o fisico, per superare i limiti imposti da società e credenze sbagliate a cui la donna ha dovuto sottostare per secoli.
Ricercatrice e studiosa di miti e leggende (con particolare interesse per l’antica saggezza nordica), della simbologia di varie culture, degli archetipi, del Sacro Femminile e della Grande Dea fino allo sciamanesimo.
Iniziata alle Rune tramite l’Elemento Acqua; aiuta con questo importante strumento a svolgere un profondo lavoro di lettura dell’ombra e delle memorie nascoste.
Nel 2019 esce il suo secondo libro, La Danza Del Seme Selvaggio, rocambolesco viaggio di due donne non più giovanissime che si trovano, loro malgrado, a dover stravolgere la loro vita e a lasciare la famigerata zona comfort.
Un iniziale dramma si trasforma, per Anthea e Miriam, in una straordinaria avventura tra i sentieri alpini, con la sola guida di una mappa disegnata da una misteriosa vecchia guaritrice.
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