Preghiera Distruzione-Creazione

Estratto dal libro: Il Sentiero Rosso 
 

Questo è per me l’aspetto più misterioso della preghiera.

E anche il più incomprensibile nei suoi processi e nei suoi tempi.

Il corpo tempio che prega, attiva in sé la danza della manifestazione: dall’invisibile al tangibile.

Una danza di creazione e distruzione nel medesimo gesto.

L’incarnare la preghiera non ha a che fare con l’aspettativa, o con il chiedere l’intercessione a un’entità esterna e separata.

La sua narrazione si esprime attraverso suoni quali:

arrendersi

affidarsi

centrarsi

muovere nell’immobilità

intrecciarsi con le forze cosmiche

incarnare

gestare

saltare

fluire

servire

sospensione

Nella preghiera lavoriamo all’unisono con il nostro campo elettromagnetico e con il campo elettromagnetico cosmico.

Da una parte creiamo spazio dentro di noi, affinché possiamo essere il più ospitali possibili nei confronti di tutto ciò che l’universo ci invia.

Espandiamo il nostro magnetismo e mandiamo intenzioni chiare e precise all’universo.

Di fatto ci rendiamo attraenti e irresistibili nei confronti di ciò che vogliamo manifestare, sul piano dell’esistenza.

Siamo magneti.

E per incarnare il magnetismo iniziamo ad ospitare sempre più vuoto dentro di noi.

Attraverso poi la nostra componente elettrica, manteniamo alto il campo dell’attenzione e dell’intenzione.

Ci rendiamo sveglie, lucide e presenti.

La fusione di questi due aspetti dà vita a uno specifico campo di natura elettromagnetica, che è espressione di una frequenza specifica.

Tutto ciò che vibra con una frequenza differente rispetto al campo che viene generato, si allontana fino in certe situazioni a dissolversi.

Questi aspetti vanno molto oltre la nostra coscienza e intenzionalità.

Ciò ci parla dell’imponderabile, dell’imprevisto non calcolato.

È la inevitabile e potente danza tra il pieno e il vuoto, che inizia a incarnarsi e farsi strada anche fuori di noi.

Attraverso la medit-azione muoviamo il mondo da dentro, comprendendo passo passo che c’è bisogno di così poco sforzo, di così poco fare…se non permanere e rinnovare questo stato di accoglienza interiore quotidianamente, anche nel caso in cui la nostra preghiera inizialmente distrugga anziché creare.

La fisica quantistica ha scoperto quanto spazio vuoto ci sia all’interno di un atomo.

Un vuoto che è la scintilla stessa della vita e della pienezza; è lo spazio vitale indispensabile in cui continuamente si creano tutte le particelle possibili, in lui nascono elettroni, protoni, neutroni, fotoni; il vuoto, è davvero il principio di tutte le cose!

Lo spazio necessario per il movimento.

Questo mi ha aiutato a comprendere un po’, spinta dal mio bisogno di capire, che se nella nostra esistenza c’è già troppa pienezza non c’è spazio fisico ed energetico per dare vita ad una nuova realtà.

E molte volte in questa pienezza ci sono tutti i nostri attaccamenti, le nostre resistenze al cambiamento e al lasciare andare le “consolidate certezze”, che siano il lavoro sicuro, una relazione stabile ma di fatto spenta, uno stile di vita.

E qui entra in gioco il processo di distruzione che porta con sé la preghiera:

dolce spietato diretto evidente.

Attraverso questo passaggio abbiamo l’inestimabile opportunità di apprendere a respirarci dentro, ad espandere lo spazio di accoglienza nel nostro cuore.

Che sia…Che sia….

Che sia!

Maddalena

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Maddalena Valenti

Madre, antropologa, naturopata e doula olistica. Insegnante di yoga. Guida e custode dedita a diffondere percorsi, individuali e di gruppo, di Consapevolezza, Radicamento e Guarigione.
Ha iniziato da giovanissima a creare e condurre cerchi di donne nei più svariati contesti, con il desiderio di seminare sorellanza e accompagnare le donne ad abitare la loro Casa, a risvegliare insieme la sacralità del proprio Utero Corpo.

Le piante, il respiro, il corpo e la creatività sono parte integrante del suo cammino e del suo servizio.
Il Viaggio della maternità vissuto fin da principio in modo non medicalmente assistito, le ha permesso di contattare sempre di più la sua parte intuitiva e istintuale, lasciando sempre più spazio al suo essere animaleumana.
È dedita a un cammino tantrico in cui l’energia maschile e femminile sono costantemente in una profonda comunicazione alchemica.

È creatrice del progetto di Donna Indigena, che offre cammini e servizi specifici rivolti a donne di tutte le età, coppie, madri e genitori.

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