L’energia della “Seconda Primavera” guida la carovana dell’umanità
Esiste un’altra narrazione sul Femminile che ci restituisce dignità. Non è quella con la quale siamo cresciute, quella che ha accompagnato generazioni e generazioni fino alle nostra mamme, che nonostante il Movimento femminista e il Sessantotto si è tenuta stretta i suoi tabù e noi li abbiamo respirati fin dal nostro primo giorno.
Oggi lo vediamo che questa storia, a cui manca un pezzo sostanziale, ha impoverito il mondo e donne e uomini siamo scardinati dentro un dolore neppure più sotterraneo, una frattura che taglia i sentimenti e ci pone gli uni contro gli altri. Lo vediamo, ma sappiamo anche che esiste una narrazione integra sul Femminile che a poco a poco sta ritrovando la sua voce. Le parole non sono più troncate a metà e gettate in un silenzio obbligato; i precotti del pensiero non ci incantano più e le parole escono come un canto che ciascuna di noi intona secondo il proprio timbro. La musica che fluisce è sacra e diventa corale.
Una narrazione antichissima che cerca donne desiderose di essere sé stesse: soltanto così potremo viverla sulla nostra pelle e riallacciare i fili di una trama antica.
Essere sé stesse cosa sarà mai? Siamo così abituate a dare ascolto a tutti tranne che a noi stesse che ci riesce difficile comprenderne il significato.
L’invito de “Il Ciclo dei Desideri” è di mettere il desiderio di essere sé stesse dentro il proprio ritmo ciclico. Sì, provate a mettervi in ascolto del vostro ciclo mestruale o della vostra menopausa. Con pazienza, ancora e ancora. Provate a sentire le sensazioni che giorno dopo giorno il vostro corpo vi dà, come cambiano i pensieri nel corso del mese, quali emozioni l’energia ciclica vi suscita. Il ciclo ci tiene insieme e ci serve per restare umane. Non è un caso che la nostra società non faccia nulla per rispettare e onorare la ciclicità femminile e ignori il modello ciclico femminile come sostenibile e necessario per condurre una vita sana e appagante.
Se volete possiamo metterci in ascolto dell’energia ciclica insieme. Il webinar esperienziale di venerdì 14 maggio, dedicato alle donne che si stanno avvicinando alla menopausa o l’hanno già superata, può essere un’occasione per incominciare a fare un passo nella direzione della conoscenza e dell’amore per sé. La menopausa, un invito forte a rinascere, parla un linguaggio che non riconosciamo e spesso l’energia potente che ci attraversa ci spaventa perché non sappiamo che è un’energia benefica, intuitiva, creativa di cui l’umanità ha estremamente bisogno.
Come tutti i seminari de “Il Ciclo dei Desideri”, anche questo webinar è un’esperienza adatta a tutte in cui il linguaggio simbolico favorisce la libera espressione di sé.
Una donna consapevole è una donna libera e creativa. E può fare meraviglie.
Affinché il maggior numero di donne possibili abbiano l’opportunità di vivere questa esperienza, il webinar “La Seconda Primavera”, in programma venerdì 14 maggio dalle 20.30 alle 22.00, ha un costo promozionale di 27 euro.
Se lo desideri, iscriviti cliccando su questo link:
LA SECONDA PRIMAVERA
Annalisa
Sono una counselor in psicosintesi che io traduco come “allenatrice emotiva”. Ho sempre mantenuto un occhio di riguardo per il punto di vista femminile e mie maestre sono state Alexandra Pope, DeAnna L’am, Miranda Gray e Carla Gianotti. Favorire in loro la pratica consapevole dell’energia ciclica femminile per ritrovare il proprio passo oltre i condizionamenti di un modello culturale che nega le energie primigenie del Femminile e del Maschile. www.ilciclodeidesideri.com
Annalisa Borghese
In concreto alleno le persone a scoprire la ricchezza del proprio mondo interiore e a prendersene cura. Lì stanno le potenzialità, ciò che di luminoso non abbiamo ancora espresso, trattenute da emozioni ingombranti che facciamo fatica a gestire.
Lì si trova la chiave del nostro personale benessere.
Il mio obiettivo oggi è invitare le donne a incontrare quel femminile profondo che appartiene a ciascuna di noi, iscritto nel ciclo mestruale e non mediato dalla cultura patriarcale.
E oggi più che mai abbiamo bisogno di entrambe per trasformare la cultura della sopraffazione e realizzare pienamente la nostra personale umanità.
Sono diversi gli approcci all’energia ciclica e io prediligo percorsi in cui la profondità del lavoro interiore non è mai disgiunta dalla concretezza. Il ciclo mestruale, infatti, può essere una sorta di ancoraggio che ci aiuta a restare radicate, cioè con i piedi ben piantati per terra, sia pure con lo sguardo alla luna e quindi all’immensità del cielo e della vita.
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