Le Nove Madri

Il valoroso Heimdallr protegge senza riposo il ponte che porta ad Asgard.

Si dice fosse figlio di nove madri, metafora del passaggio nei nove mondi. Non di nove padri. Perché? Perché la parte del femminile lo ha dotato delle virtù associate: creatività, arte, intuito, guida, accoglienza, sacrificio, vista notturna, comprensione dei cicli, mutamento perpetuo.

Tutto passa attraverso il suo filtro e la sua approvazione.

Protegge ciò che è sacro facendo da scudo.

Perché proteggere il sacro, e come si protegge il sacro, ma soprattutto: cos’è Sacro. Il sacro viene confuso molto spesso con la religione, oppure con qualcosa di molto importante che ha una utilità e una funzione.

La verità è che il sacro non è utile in questa società consumistica e capitalista, perché apporta un tipo di meraviglia non acquistabile e toglie la persona dalla dipendenza dell’usa e getta, facendo tornare la consapevolezza delle azioni e delle parole: dell’impatto ecologico di azioni e parole, consentendo il divenire protettori come Heimdallr.

Sacro è svegliarsi dall’ipnosi del consumismo e Nascere dalle Nove Madri; attraversare le nove porte e conseguire le nove virtù: creatività, arte, intuito, guida, accoglienza, sacrificio, vista notturna, comprensione dei cicli e mutamento perpetuo.

Enrica

ENRICA ZERBIN nasce il 1 ottobre del 1973 a Adria (Rovigo) tra campagna, mare e il delta del fiume Po. Figlia di pescatori e agricoltori i quali le hanno insegnato il rispetto per la natura, i suoi cicli e, contemporaneamente , il rispetto verso le persone.
Nel dicembre del 2015 esordisce col suo primo romanzo: Tu mi hai salvato la Vita, edito da Cinquemarzo: una storia sull’importanza degli avi e la saggezza degli anziani, dell’amore nato in circostanze impensabili, ma soprattutto una narrazione capace di sensibilizzare sull’importanza della donazione del midollo.
Tra il 2016 e 2017 vince alcuni piccoli concorsi letterari con i racconti brevi: Mister Green Hat, I racconti del Fiume e ll Signor Senza Nome, storie sul cambiamento e sull’incontro col proprio Sé. Ricercatrice e studiosa del mito greco e norreno, della simbologia di varie culture, degli archetipi, del femminile sacro e della Grande Dea fino allo sciamanesimo.
Si interessa ai tarocchi e alle rune come strumento di indagine interiore.
Femminista attiva sulle pari opportunità, e sulla sensibilizzazione necessaria al problema della violenza.
Con questo intento ha scritto un importante articolo per l’associazione UDI di Ferrara intervistando una donna Nigeriana, per raccontare l’orrore del suo viaggio; dalla Nigeria, lungo il deserto del Ciad, l’orrore libico fino al suo arrivo in Sicilia.
A breve uscirà la sua seconda opera: “La Danza Del Seme Selvaggio”, avventurosa storia di due donne in viaggio tra boschi di montagna, con la sola guida di una mappa disegnata da una vecchia strega.
Nelle sue opere al femminile, sottolinea l’importanza del viaggio, che sia mistico o fisico per superare i limiti imposti da società e credenze sbagliate a cui la donna ha dovuto sottostare per secoli.
“Le storie sono ovunque. Il vento, poi, le soffia nei pensieri. Vorrei librarmi in volo per afferrarle e poterle raccontare.”

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