L’altra parte del cielo

Sai di chi sto parlando?

È l’altra parte del cielo,
è il fulmine a ciel sereno,
è la tempesta all’improvviso,
la testa che ti scoppia, il cuore che si spacca.

Sono le domande fatte a gran voce
e le risposte che senti giungere da dentro di te.

È il fuoco che ti brucia viscere e pelle,
che sale verso l’alto come la fiamma di una candela accesa
…e fa male, mentre bruci fa male, dannatamente male.

Respiri tra una vampata e l’altra,
chiedi un break per metabolizzare,
per riequilibrarti prima di iniziare a bruciare ancora.

È una danza dapprima lenta e poi sempre più veloce,
vorticosa, concitata, eccitata.

È un incontro di anime…cantava qualcuno
e questa frase ti ronza nelle orecchie e ti incazzi…no, così no!!!
“Perché mi stai facendo questo?” gli urli mentre piangi.

Ti ha ferita, delusa e abbandonata
e tu hai fatto lo stesso, occhio per occhio, dente per dente,
fin quasi a credere di non poter sopravvivere a tutto ciò…

E invece sei sopravvissuta, ancora una volta…
Ne hai date e ne hai prese,
guardavi e ti vedevi come non eri mai riuscita a fare prima.

Ascoltavi e ti ascoltavi, gli scrivevi e ti leggevi,
picchiavi e sentivi il dolore, mordevi e sentivi il gusto dolce del sangue.

Hai sentito il torace espandersi
per fare posto all’altra metà del cuore.

Quanto male fa un torace che si spezza per espandersi…
Ma sei andata avanti,
neanche per un momento hai pensato di arrenderti…
mai…la resa mai!!!

Con le ossa che si saldavano nuovamente arrivava la comprensione,
sempre più estesa ed ampia…
una vista più sottile, uno sguardo in lontananza,
una presenza in un’assenza.

Di niente eri certa se non del fatto che amavi,
perché hai continuato ad amare e sperare
anche nei momenti bui e freddi,
nel silenzio e nella solitudine.

Come sarebbe potuto essere altrimenti?
Tu sei me, sei l’altra parte di me,
quella che serve a formare l’Intero,
sei l’1 che accanto al mio 1 formano un numero primo,
indivisibile se non per 1 e per noi stessi.

Ora che ti ho trovato non ti lascio più,
ora che mi sono ritrovata non mi lascio più.
Buon San Valentino amore mio,
buon San Valentino Anima Mia,
bentornata a Casa

Sabrina

Non è che decisi io, è stata Lei, la Vita, a prendermi per mano e condurmi nell’unico posto dove avrei potuto trovare risposte alle mie mille domande, dentro di me.

È stata la Vita che mi ha riempita di voglia di capire e di conoscere, entrambe figlie della sensazione che l’essere umano fosse più grande e più potente di quanto si mormorasse in giro. Fu per questo che iniziai a cercare ovunque, a leggere, a studiare, a fare domande e ad afferrare le risposte che di volta in volta arrivavano.

Mai avrei potuto immaginare le meraviglie che avrei scoperto.

Neanche nelle mie più fervide fantasie avevo mai visto tanti tesori tutti insieme che avevano solo bisogno di qualche lavoretto per venire alla luce.

Avevo dalla mia tanti aiutanti: la mia testardaggine, il mio essere sempre stata una voce fuori dal coro, una pecora nera, un’incontentabile, un’insolente e una faccia tosta con una voglia di vivere che non sapevo neanche io da dove ogni volta saltasse fuori… e poi c’era lui, il coraggio, l’unico che non mi ha mai abbandonata.

È un cammino che non ha un inizio netto così come non avrà mai una fine; si cammina per il piacere immenso che ne deriva e se strada facendo capita di dare una mano a chi è in cammino come noi, ne sarà valsa due volte la pena.

C’è un dono che non ha eguali nell’Universo, è il dono della Vita. C’è un solo scopo nella vita ed è la ricerca della Via per giungere alla Verità” cit. mia

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