La Grande Ribelle: Colei che tesse Presente, Passato e Futuro

Estratto dal libro: Il Sentiero Rosso

Nel Sentiero Rosso siamo chiamate a lasciar morire ogni passività per camminare insieme la propria ribellione.
Per contaminare di magia e di arte gli spazi, i tempi, le prospettive, le fasi della vita.
La Grande Madre è la Grande Ribelle. Colei che sa, che riconosce e non cade nelle trappole.

Lungimirante e ribelle nel creare nuove forme di comunicazione.
Ribelle nel tenere stretta a sé la certezza, che là dove sceglie di mettere attenzione crea.
Nel plasmare nuovi orizzonti di senso, nella concretezza del reale.
In primis nel ricostituirsi anello di congiunzione tra passato e futuro.

Anche questo è un aspetto estremamente importante, che mi porta a continuare a viaggiare nella realtà attraverso le sue metafore sociali.
Si assiste al costante aumento di malattie neurovegetative, vuoti di nomi, vuoti di memoria che assalgono le menti, fino ad arrivare in tante situazioni alla totale perdita della memoria.
La società compensa con tante giornate tese a farci ricordare questo o quell’evento, rendendolo oggetto di consumo da parte dei nostri occhi, delle nostre orecchie, della nostra labile attenzione.
Per poi il giorno dopo cadere di nuovo nell’oblio, fino all’anno seguente.

Non esseri umani che ricordano ma un corpo sociale che ti dice come, quando e cosa ricordare.
Credo che dal secondo dopo guerra in poi, il filo della memoria, già duramente messo alla prova, si sia rotto davvero.
Siamo stati catapultati freneticamente in un nuovo mondo, senza strumenti ne ossatura adeguata, per cui anche il passato recente così pieno di dolore e violenza, era troppo scomodo da ricordare.


Abbiamo vissuto l’illusione che dimenticando non sarebbe più successo.
Adesso siamo di nuovo alle porte di un cataclisma che sarà ancora più grande.
Tutte quelle storie di dolore, di violenza, di mancanza, di essere l’uno contro l’altro senza un reale motivo, di abusi e soprusi, tutte queste storie celate nel silenzio ci avrebbero permesso di integrarle davvero dentro di noi in modo consapevole per non ripetere più gli stessi brutali orrori.

Ma fortunatamente anche il silenzio ha una voce, una vibrazione, e gli antenati nel fondo di questo silenzio portano il loro canto, i loro dolori, i loro lamenti, la loro volontà di camminare con noi e attraverso di noi e la loro immensa preghiera che oggi possa davvero essere diverso.
Essere migliore.

Camminare verso la Grande Madre è familiarizzare con il Grande Silenzio e con tutte le storie che, come scrigno, racchiude.

Mestruo dopo mestruo, riconoscere di aver appreso il canto delle proprie antenate, le grida dei propri avi, aver ascoltato, lavato, pulito, rigenerato il grembo e tutta la sonorità di cui si faceva portavoce.

Ed ecco adesso puoi vedere l’altare su cui arriva a sedere la Grande Madre!
Divenendo regina del Grande Vuoto.
A volte le donne che camminano con me e che stanno varcando la menopausa o che hanno già fatto il salto, mi chiedono: “Sono arrivata in ritardo? C’è ancora qualcosa che posso fare?”

Scava nel silenzio…respira nel tuo ventre…danzalo…donagli voce…
che possa cantare!
Cantare
a squarcia gola
E continua a scavare…non ti stancare…
Crea la nicchia…la grotta…il tempio…
Raccogliti in quel punto di vuoto per lasciarti morire…
perché ogni giorno è buono
per morire
e rinascere
davvero.

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Il Sentiero Rosso

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Per maggiori info: https://donnaindigena.it/percorso-menarca

Maddalena Valenti

Madre, antropologa, naturopata e doula olistica. Insegnante di yoga. Guida e custode dedita a diffondere percorsi, individuali e di gruppo, di Consapevolezza, Radicamento e Guarigione.
Ha iniziato da giovanissima a creare e condurre cerchi di donne nei più svariati contesti, con il desiderio di seminare sorellanza e accompagnare le donne ad abitare la loro Casa, a risvegliare insieme la sacralità del proprio Utero Corpo.

Le piante, il respiro, il corpo e la creatività sono parte integrante del suo cammino e del suo servizio.
Il Viaggio della maternità vissuto fin da principio in modo non medicalmente assistito, le ha permesso di contattare sempre di più la sua parte intuitiva e istintuale, lasciando sempre più spazio al suo essere animaleumana.
È dedita a un cammino tantrico in cui l’energia maschile e femminile sono costantemente in una profonda comunicazione alchemica.

È creatrice del progetto di Donna Indigena, che offre cammini e servizi specifici rivolti a donne di tutte le età, coppie, madri e genitori.

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