Il tempo lento dell’estate
D’estate ci prende la frenesia. Soprattutto nei luoghi di vacanza dove tutto è nuovo e le giornate sono da riempire sennò che vacanza è. In realtà la parola stessa, dal latino vacans, indica il vuoto, un tempo altro dalla quotidianità con i suoi ritmi serrati, un tempo in cui stare più che fare. O perlomeno fare soltanto ciò che ci piace davvero piuttosto che seguire la moda del momento perché così fan tutti e se non lo faccio anch’io mi dicono che sono un po’ strana. Ma nella tua “stranezza” ritrovi te stessa, nel disinteresse per la moda del momento può fare capolino la tua selvatichezza che è la tua unicità, il tuo tesoro.
L’estate è un tempo lento. È vero che il sole alto, le giornate lunghe e il rigoglìo della natura ci invitano a vivere il più possibile all’aria aperta – di luce e sole abbiamo bisogno e tanto del verde della natura che ci regala benessere solo a guardarla. Ma è pur vero che stare nella natura con ritmi lenti ci permette di goderne davvero.
Siamo agli antipodi dell’inverno, tempo altrettanto lento, e arriviamo dalla primavera che è una fase dinamica come l’autunno. Il solstizio indica la sosta del sole e possiamo fermarci un po’ anche noi a celebrare quanto fatto finora, quali passaggi abbiamo vissuto, quali punti di svolta fino ad essere la donna che siamo oggi, unica nella sua bellezza. Forse non ti permetti di rallentare perché ritieni di non avere fatto abbastanza? O forse di non essere abbastanza? Ma quale parte di te pensa così? Il cammino interiore non è questione di merito o demerito, nessun giudizio di valore.
In mancanza di riti di connessione con madre natura, viviamo giornate senza magia, apparentemente tutte uguali; la natura fa il suo corso e noi il nostro come non avessimo granché in comune e l’unione della potenza del sole con l’abbondanza della terra non è più motivo di meraviglia.
Eppure anche noi siamo natura e meraviglia e abbondanza. Anche noi possediamo radici di terra e un sole interiore.
Una domanda, una sola per questi giorni di solstizio: la mia vita rispecchia la vitalità della natura o è diventata una routine dove faccio fatica a ritrovarmi?
Vi ricordo il seminario del solstizio, a ridosso della luna piena, il 23 giugno alle 20.30 on line. Un’oretta per fare esperienza dell’energia dell’estate e del proprio sole interiore. L’ho intitolato “Il Sole Madre” in riferimento all’energia dell’ovulazione corrispondente all’archetipo materno. Per informazioni e iscrizioni potete scrivermi utilizzando la pagina dei contatti del sito: Contatti
Annalisa
Sono una counselor in psicosintesi che io traduco come “allenatrice emotiva”. Ho sempre mantenuto un occhio di riguardo per il punto di vista femminile e mie maestre sono state Alexandra Pope, DeAnna L’am, Miranda Gray e Carla Gianotti. Favorire in loro la pratica consapevole dell’energia ciclica femminile per ritrovare il proprio passo oltre i condizionamenti di un modello culturale che nega le energie primigenie del Femminile e del Maschile. www.ilciclodeidesideri.com
Annalisa Borghese
In concreto alleno le persone a scoprire la ricchezza del proprio mondo interiore e a prendersene cura. Lì stanno le potenzialità, ciò che di luminoso non abbiamo ancora espresso, trattenute da emozioni ingombranti che facciamo fatica a gestire.
Lì si trova la chiave del nostro personale benessere.
Il mio obiettivo oggi è invitare le donne a incontrare quel femminile profondo che appartiene a ciascuna di noi, iscritto nel ciclo mestruale e non mediato dalla cultura patriarcale.
E oggi più che mai abbiamo bisogno di entrambe per trasformare la cultura della sopraffazione e realizzare pienamente la nostra personale umanità.
Sono diversi gli approcci all’energia ciclica e io prediligo percorsi in cui la profondità del lavoro interiore non è mai disgiunta dalla concretezza. Il ciclo mestruale, infatti, può essere una sorta di ancoraggio che ci aiuta a restare radicate, cioè con i piedi ben piantati per terra, sia pure con lo sguardo alla luna e quindi all’immensità del cielo e della vita.
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