I 6 Elementi nella Pratica della Strega

La visualizzazione, nel contesto di qualsiasi lavoro magico o rituale di una strega, riveste un ruolo fondamentale, tanto che è necessario coltivarla, se si vuole ottenere successo nella propria pratica magica.

Tra gli strumenti che utilizzati da una strega, troviamo l’Athame – un coltello dal manico nero-, la bacchetta, il calice, il mortaio e il pestello, l’incensiere, le ciotole di sale e acqua e il pentacolo. Questi oggetti rappresentano anche gli elementi.

Eppure, una strega che si rispetti può svolgere un rituale completo o un lavoro magico anche senza l’utilizzo di tutti questi oggetti: tutto sta nella visualizzazione. Perciò, se non si crede in questo principio è molto complicato fare magia.

Ecco allora che per lavorare con gli elementi, li possiamo visualizzare: alcune streghe immaginano imponenti guardiani umanoidi o persino Arcangeli, altre scelgono un animale diverso per rappresentare ciascuna delle quattro direzioni cardinali.

La visualizzazione non solo aiuta a creare uno spazio sacro, ma permette di connetterci alle energie specifiche di ciascun elemento, potenziando il nostro lavoro magico o rituale.

Nella pratica magica della strega, per creare armonia, equilibrio e connessione con il mondo naturale e spirituale, oltre ai quattro elementi primari – aria, terra, fuoco e acqua – la strega ne incorpora altri due. Questo articolo esplorerà l’importanza di ogni elemento e come utilizzarli nella pratica magica.

Aria

Direzione cardinale: Est

Colore: Giallo

Pilastro: Conoscenza

L’elemento dell’aria rappresenta l’intelletto, la comunicazione e la libertà.
È associato alla mente, all’ispirazione e al potere delle parole.
Nella pratica magica, l’aria può essere invocata attraverso l’uso di incensi, incantesimi di comunicazione e visualizzazioni di venti leggeri che portano chiarezza e saggezza.

Terra

Direzione cardinale: Nord

Colore: Verde

Pilastro: Silenzio

La terra simboleggia la stabilità, la fertilità e la connessione con il nostro ambiente fisico. Rappresenta il sostegno, la radice e la crescita. Utilizzando pietre, cristalli, erbe e lavori di giardinaggio, la strega può canalizzare l’energia della terra per ottenere equilibrio, guarigione e prosperità.

Fuoco

Direzione Cardinale: Sud

Colore: Rosso

Pilastro: Volontà

Il fuoco rappresenta la passione, la trasformazione e la volontà. È l’elemento della purificazione e della trasmutazione. La strega può lavorare con il fuoco attraverso candele, ceri, incantesimi di purificazione e visualizzazioni di fiamme che bruciano via ciò che non serve più, permettendo la rinascita e l’energia vitale.

Acqua

Direzione Cardinale: Ovest

Colore: Blu

Pilastro: Osare

L’elemento dell’acqua simboleggia l’emozione, l’intuizione e la fluidità. È associato all’istinto e alla profondità delle emozioni. Utilizzando l’acqua, come fontane, bacini o pozzi, la strega può purificarsi, canalizzare la guarigione emotiva e lavorare con la forza del flusso e riflusso delle maree.

Quinto Elemento: Etere

Colore: Bianco

Direzione: Dritto verso l’alto

Pilastro: Ascolto

L’etere rappresenta l’energia spirituale, la connessione universale e il potere dell’interconnessione di tutto ciò che esiste. È l’elemento che unisce gli altri cinque elementi. Nella pratica magica, l’etere può essere invocato attraverso la meditazione, la preghiera e il lavoro con l’energia cosmica, aprendo la porta verso la consapevolezza e l’illuminazione.

E infine il sesto elemento: il Vuoto

Detto anche spazio sacro, è un elemento utilizzato nella pratica magica della strega. Rappresenta il potenziale illimitato, il mistero e il silenzio fertile. Il vuoto permette la creazione e la manifestazione dei desideri più profondi. La strega può lavorare con il vuoto attraverso la meditazione, il raccoglimento interiore e la consapevolezza del potere che risiede nel vuoto, manifestando i suoi intenti più profondi, permettendo che l’energia fluisca nella realtà.

Un esempio, il Big Bang rappresenta un grande esempio di questo concetto, in quanto all’inizio non c’era letteralmente niente: un vuoto oscuro senza forma. E poi, improvvisamente, c’era tutto.

Quel vuoto oscuro e informe è il necessario punto di partenza in cui risiede la pura potenzialità.

È il luogo in cui tutto diventa possibile, è la radice stessa della manifestazione. Una zona liminale in cui le cose prendono forma. È il proverbiale crocevia in cui viene presa una decisione e qualcosa nasce. In fisica, questo concetto è conosciuto come Ordine Implicato.

Tutta la magia dell’universo risiede in questo spazio, e la tua intenzione, il tuo obiettivo e il tuo lavoro ne vengono estratti.

Ti consiglio di riconoscere il vuoto nelle tue cerimonie e nei tuoi intenti magici.

Ci sono diversi modi per farlo. Un semplice riconoscimento e la consapevolezza della presenza del vuoto sono un buon inizio. Se desideri, puoi utilizzare una candela nera o un recipiente nero vuoto come simbolo.

Ecco la mia invocazione preferita:

“Invoco il vuoto oscuro e senza forma, il crocevia della magia.
Mi trovo nel luogo della pura potenzialità
in cui le mie parole e il mio lavoro prendono forma.
Così sia!”

Buona Magia!

Con infinito amore

Carla

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Carla Babudri ha inizialmente studiato le Astrologiche Classiche e in seguito approfondito la corrente umanistica/psicologica integrando gli studi legati al Karma.

Nel 2004 decide di studiare astrologia e ad approfondire  argomenti spirituali indirizzandosi verso il Culto della Dea creando l’Arche – astrologia  che la vede coinvolta in una ricerca di consapevolezza sempre più profonda, diventando cosi un counselor Astrologico, centrato sul mondo della Psicologia degli archetipi.

Nel 2008 completa gli studi di Astrologia Karmica con il Maestro Karun, maestro italo/indiano di astrologia Indiana, astrologia tibetana.

Nel 2009 incomincia la sua ricerca su Ofiuco e inizia il suo libro sul tredicesimo segno.

Nel 2010 diventa operatore di Theta Healing;

Nel 2010 intraprende i suoi studi nel mondo Tantrico/Taoistico, accedendo cosi ai sacri misteri del Sacro Femminile- Sacro Maschile

Nel 2017 crea e fonda il Tempio di Jada, una visione nuova sul sacro femminile e sacro maschile, tutto ripreso dagli studi e dalla esperienza con il mondo taoistico/tantrico.

Ha pubblicato due libri di poesie incentrate sul percorso di crescita individuale e la scoperta del sé.
Conduce gruppi di meditazioni e visualizzazioni guidate verso il potenziale Femminile e armonizzazione con i cicli naturali di Madre Terra, seguendo la corrente filosofica della “Cammino della Dea”.

Amante della fotografia. Ha scritto articoli per la rivista L’iniziazione e per diversi blog.

MAGGIORI INFO: www.storiadiunapoesia.it

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