Grazie, mio caro corpo

Non ha importanza cosa vi dicono.
Nemmeno cosa cercano di imporvi.
Guardatevi intorno.
Guardate il sole, il cielo, le nuvole.
Sentite il tepore della luce sul viso.
Accorgetevi del vento sulla pelle.
Accorgetevi di quanto sia meraviglioso poter sentire, con la pelle, con l’olfatto, con l’udito, con gli occhi.
E sentite il vostro cuore, come si scalda quando ponete l’attenzione su queste cose.
Sentite come si riempie di emozione.
Sentite quel movimento interno.
Sentite com’è bello potersene accorgere.
Sentite la meraviglia del provare emozioni.
Sono tutte lì per voi, per farvi provare ogni giorno cosa significhi essere vivi.
Positive o negative che siano, le emozioni sono il sale della vita.
Sono il suo sapore.
Sono l’ingrediente segreto della ricetta della vostra esistenza.
Accorgetevi di loro.
Ascoltatele, ponete attenzione sul vostro corpo.
Le emozioni parlano attraverso il corpo. Se siete impazienti o in una situazione scomoda, l’emozione corre via, giù nelle vostre gambe.
Inizierete a ticchettare col piede, a muovere ripetutamente le gambe o il piede sotto al tavolo.
Vi stanno dicendo: “Andiamo, portati via da qui”.
Se state parlando con una persona che vi piace, l’emozione vi farà immaginare di accarezzarle il viso, o di abbracciarla.
L’emozione vi dice quello che prova attraverso fugaci pensieri, che potrete portare ad emergere nella razionalità solo se vi allenate ad ascoltarli, a validarli.
Quando avrete aperto un canale comunicativo con le vostre emozioni, potrete farle emergere dall’inconscio e fare in modo che vi facciano da guida preziosa, da suggerimento costante su come state veramente, su ciò che davvero sia il meglio per voi.
Siamo abituati a vivere distrattamente, a compiere meccanicamente le azioni delle nostre giornate, tacitando o sopprimendo quello che proviamo, perché non confacente all’esecuzione dei nostri incarichi.
Non “abbiamo il tempo” di fermarci pochi secondi a domandarci “Come sto, adesso, qui?”.
Eppure bastano davvero uno o due secondi, per sentirsi.
Per portare l’attenzione al cuore, alla bocca dello stomaco, alla gola, alle gambe.
Un breve check che ci può indicare se stiamo vivendo in armonia con ciò che davvero vogliamo per noi.
O anche solo per rincuorarci, per chiederci di stringere ancora un po’ i denti, di resistere ancora per quest’ultimo sforzo.
Essere solidali con noi stessi, coi sacrifici che il nostro corpo deve fare per sostenere le nostre decisioni, è un modo per riconoscere il suo impegno.
Promettiamogli di ripagarlo non appena sarà possibile, mantenendo poi il piacevole onere di coccolarlo quanto prima, per ringraziarlo, nel modo in cui ci chiederà di farlo.
Ascoltare i suoi messaggi attraverso le emozioni è già un buon inizio per mostrargli gratitudine, e alleggerirgli il lavoro gravoso che gli imponiamo.
Il nostro corpo è il nostro fedele amico, fa i salti mortali per noi.
Non diamolo per scontato, amiamolo, rispettiamolo, ascoltiamolo, trattiamolo bene, come lui fa per noi se glielo permettiamo.
Alessandra
Alessandra Dagnino
Una donna in cammino.
Una donna alla ricerca della propria essenza più autentica e della propria missione animica in questo viaggio terreno. Una donna come tante, con la sensibilità sottile che spesso solo una donna può avere.
Alla continua ricerca del dialogo e dello scambio con il mondo, con la natura, con le anime che incontra e che riconosce.
Grafica pubblicitaria “pentita”, fotografa, appassionata di psicologia, amante del dialogo diretto e della trasparenza, non riesce a resistere all’impulso di scrivere dall’età di 9 anni.
Innamorata del pensare e dell’imparare a “sentire” le proprie emozioni e del tradurle in parole, nella speranza di essere d’aiuto attraverso la condivisione di sensazioni ed esperienze.
In un pianeta sempre più connesso virtualmente, la connessione tra anime è sempre più rara e preziosa.
Perché è anche attraverso la condivisione e lo scambio, che si cresce come esperienza, spirito e anima.
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