Fino a quando bisogna continuare ad occuparsi del benessere degli altri?
Fino al momento in cui ti poni questa domanda,
quando te la poni vuol dire che non lo stai facendo con amore incondizionato.
Se il tuo partner ti dicesse:
«Io vorrei andarmene e vivere la mia vita, ma resto perché altrimenti soffriresti troppo»
Lo accetteresti?
Accetteresti di essere la causa della sofferenza della persona che ami?
O non lo accetteresti per orgoglio personale?
Dove va la tua attenzione sulla sua sofferenza, accogliendo il suo bisogno?
O sulla tua sofferenza, orgoglio di sentirti ferito?
L’Amore non è sofferenza
in questo modo non amo il partner e non amo nemmeno me stesso,
perché preferisco circondarmi di persone infelici.
Chi sta male è pieno del suo dolore e non ha spazio per nessun altro.
Quando si sta male, si parla solo di sé, si cercano nuovi ascoltatori, e quando sono gli altri a parlare vengono ascoltati solo per trovarne spunti per sé.
Quando sono gli altri a soffrire perché ci vedono felici, e ci accusano per questo, ricordiamoci, che soffre perché non ci comportiamo come lui ha deciso che sarebbe giusto facessimo, e comprendere che sta soffrendo.
La sofferenza genera confusione, attaccando me sta solo annaspando nel desiderio di essere amato.
La felicità è una scelta.
Simona
Il Master Base di Coaching Relazionale
È un Corso di Alta Formazione Personale e Professionale, organizzato in formula weekend (10 giornate di aula + 20 ore di pratica extra), che forma sul metodo del Coaching e che prepara all’avvio professionale come Coach Professionista secondo quanto richiesto dalle maggiori associazioni di categoria sul mercato.
Il Master è Accreditato dall’Associazione Italiana Coach http://www.associazioneitalianacoach.it/
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Facilitatrice del Cambiamento e Portatrice di Presenza, ama aiutare le persone a vivere il cambiamento come esperienza di vita in maniera attiva e non passiva, e nello stato di “Presenza” come fanno i bambini. Il mio sito: Simona Muratori
Simona Muratori
Si definisce una Comadre, che in lingua spagnola significa “essere contemporaneamente l’una la madre dell’altra”.
Ama l’ascolto creativo, cioè andare oltre le parole, intravvedere l’inespresso, permettere all’altro di esprimere la propria essenza, anche quando ancora non consapevole. Ama vedere il potenziale dell’altro e prendermene cura.
Educatrice del Talento, consapevole che ognuno ha doni autentici da riconoscersi e condividere, la sua missione è quella di portare il proprio contributo specifico.
Crede che ogni essere si possa realizzare appieno quando si sente connesso con i suoi valori e coerente fra ciò che fa e ciò che è.
Coach di Relazioni Autentiche ed Evolute, a partire da quella che abbiamo con noi stessi, e da lì espanderci con amore verso l’altro, che sia un compagno di viaggio, che siano i nostri figli, che siano i nostri genitori, o chi ci ha accompagnato per un pezzetto di vita, poco importa se un giorno, un anno o una vita.
