Fai della tua vita il Grande Fuoco Alchemico

Estratto dal libro: Il Sentiero Rosso 

Portiamo questa saggezza ancestrale nella pratica della nostra vita quotidiana, portando attenzione a dei passaggi preziosi. Come nell’alchimia verde, anche qui ci sono delle fasi in cui sostare, per lasciare che il processo di macerazione alchemica continui.

Macerazione dell’Anima, macerazione del Cuore.
Macerazione di pensieri, di emozioni.
Decozione del sentire.

Ogni passaggio come una matriosca, contiene il seme della fase successiva.
Basta iniziare a “cucinarsi”, ad arrendersi alla trasformazione: lasciare che il flusso ti prenda, ti guidi in modo intuitivo e spontaneo.

1. Apprendere a Separare per integrare

Quando prendi le distanze da ciò che vivi riesci a guardare tutto con più lucidità, la comprensione si espande, lo sguardo si apre e così mentalmente inizi a prendere le distanze da ciò che vivi emozionalmente dentro di te e verso ciò che la vita ti mostra.
In questo tempo, senza troppo intellettualizzare, puoi separarti da ciò che letteralmente ti trascina nella vita, facendoti sentire passiva, facendoti credere di subire tutto ciò che ti accade.
Osservi, comprendi, respiri e separi.
Solo a questo punto il tuo sguardo, la tua comprensione può tornare integra unendo la tua osservazione al tuo essere osservatrice. Contemplando e integrando nella consapevolezza, la tua parte attiva nel gioco della vita.

2. Separazione da ciò che si era, per generare il mistero

A questo punto possiamo davvero separarci da ciò che si era: una volta che abbiamo compreso e sostenuto interiormente tutto ciò che si muoveva dentro e fuori di noi possiamo separarcene, gettandolo ritualmente nel fuoco, per dar vita e partire dal luogo più intimo di se stesse verso l’ignoto.

3. Portare la Madre-Padre dentro

In questa fase intermedia di nudità e vulnerabilità portiamo al centro il riconoscere di essere madri e padri di noi stesse, attraverso la preziosa cura di noi, l’accoglienza totale e amorevole di ciò che si muove, attraverso una grande pazienza che ci permette di collocarci in un tempo fuori dal tempo, senza fretta o pretese.
Possiamo essere la madre-padre che avremo sempre voluto avere!
Incarnare la nostra madre-padre nel suo potenziale più bello e più libero!
Così facendo sei un dono per te e per tutto il tuo lignaggio.
Ciò ti aiuta a saper finalmente guardare a ciò che più di genuino ti hanno donato i tuoi genitori e portarlo in te; e se non trovi alcuna consapevolezza in loro, allacciati allora al primo sì che entrambi hanno dato alla vita affinché tu fossi qui.
Ed anche se ti continua a sembrare un no più che un sì, sappi che un Sì ci è stato dentro di loro: perché senza il loro sì tu semplicemente non saresti qua.
Questo passo di danza ci porta a riconciliarci anche con l’energia maschile di cui il fuoco è propulsore.
Attraverso la rigenerazione di un archetipo paterno sano, iniziamo a liberarci da tutti i condizionamenti ricevuti dal sesso maschile per poter finalmente liberare la potenza di questa energia in noi e intorno a noi. Per poterla vedere e riconoscere!


4. Intento, Precisione e Attenzione

Quando bruciamo qualcosa di vecchio è prezioso sapere in cosa lo vogliamo trasformare.
Custodire una chiara e precisa intenzione ti permette di far salire nel cosmo e, allo stesso tempo, far scendere al magma della terra la tua preghiera.

5. Sostenere l’Intenzione con la Volontà

Non è il semplice pregare che ci permette di realizzare ciò che vogliamo.
La nostra preghiera diventa un inno al creato quando tutte le nostre cellule sono tese alla nuova realtà con immensa dedizione e ardente desiderio.
La volontà fa sì che puoi mantenere la lucidità nei confronti del cambiamento che la vita a poco a poco ti mostra, senza lasciarti confondere; andando oltre il gioco subdolo dell’identificazione.
Spesso il cambiamento passa per turbolenze e caos.
Con la volontà possiamo radicarci in ciò che abbiamo evocato, scoprendo che più ci radichiamo e più questa nuova realtà sgorga direttamente da dentro di noi.

6. Il Fuoco come Elemento Tribale

Il fuoco è l’elemento più antico che sicuramente ha permesso lo sviluppo e l’adattamento dell’essere umano e dei primi ominidi nelle varie parti del pianeta.
Insieme all’acqua è l’elemento che originariamente ha accompagnato e stimolato rituali e cerimonie.
Il fuoco porta in sé il seme della tribù.
Attraverso di lui risvegliamo l’antica coscienza di essere tribù.
Ridiamo valore alla comunità e alla consapevolezza di essere strettamente interconnesse, per riprenderci il nostro potere ancestrale.
Qui contempliamo l’importanza di quanto sia urgente unirsi a celebrare, per dare vita e accendere insieme forme pensiero sane che agiscano per tutta l’umanità.
L’interdipendenza è un modus vivendi che ci permette di vivere la connessione che ci unisce con il tutto.
Da sola sei Potente ma insieme siamo una Potenza Infinita!

7. Risvegliare la Passione

Il fuoco ci porta davanti una grande domanda:

Quanta passione c’è in te?
Quanta passione c’è nella tua vita e in ciò che vivi?
Quanta passione c’è in ciò che fai?

Prenditi un tempo e contempla i vari aspetti della tua vita: l’ambito familiare, lavorativo, i tuoi hobby, la relazione con il tuo compagno e con i figli, la cura di te e del tuo corpo, il piacere di vivere le tue relazioni d’amicizia.
Quanta passione senti nel tuo agire? Quanta nel tuo intorno?

Utilizza la respirazione del grembo per risvegliare il tuo utero, il tuo palpito. Respira e stimola la tua vagina per risvegliare la passione in questa parte di te.
È qui che bisogna accendere il piacere, la passione di esserci e pervadere tutto ciò che siamo e facciamo!

8. Lasciarsi Ardere per Illuminare!

Se bruci e trasformi i tuoi limiti sappi che lo stai facendo per tutte.
La coscienza di essere una ci offre la forza per trascendere i limiti individuali e attraverso l’amore bruciare, diventando un dono per sé e per le altre.
Nel medioevo le donne hanno subito un vero e proprio massacro, ardendo in milioni e milioni di roghi.
Conserviamo ancora questa memoria cellulare ed è tra i motivi che sottilmente fanno sì che non ci esponiamo, non rivendichiamo il nostro essere magiche, il nostro essere sacerdotesse e sciamane.
Questa paura cellulare possiamo donarla al fuoco affinché si trasformi per noi e per tutte, nella reale coscienza di ciò che siamo.

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Per maggiori info: https://donnaindigena.it/percorso-menarca

Maddalena Valenti

Madre, antropologa, naturopata e doula olistica. Insegnante di yoga. Guida e custode dedita a diffondere percorsi, individuali e di gruppo, di Consapevolezza, Radicamento e Guarigione.
Ha iniziato da giovanissima a creare e condurre cerchi di donne nei più svariati contesti, con il desiderio di seminare sorellanza e accompagnare le donne ad abitare la loro Casa, a risvegliare insieme la sacralità del proprio Utero Corpo.

Le piante, il respiro, il corpo e la creatività sono parte integrante del suo cammino e del suo servizio.
Il Viaggio della maternità vissuto fin da principio in modo non medicalmente assistito, le ha permesso di contattare sempre di più la sua parte intuitiva e istintuale, lasciando sempre più spazio al suo essere animaleumana.
È dedita a un cammino tantrico in cui l’energia maschile e femminile sono costantemente in una profonda comunicazione alchemica.

È creatrice del progetto di Donna Indigena, che offre cammini e servizi specifici rivolti a donne di tutte le età, coppie, madri e genitori.

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