E se la Giustizia Parlasse
“Là dove lo spirito ha le medesime dimensioni della materia, là dove non si sa se la densità sia all’origine dell’etere, là dove l’etere genera la densità, là in un equilibrio eterno e infinito, ci sono io.
La realizzazione dell’Universo è la mia giustizia; il fatto che essa dia a ogni galassia, a ogni sole, a ogni pianeta, a ogni atomo il posto che gli spetta.
Grazie a me, il cosmo è una danza. Ogni nascita, ogni spirale, ogni stella che si spegne ha il suo posto nell’Universo. Faccio sì che ogni essere sia quello che è; ogni granello di polvere, ogni stella cometa, ogni orfano meritano di adempiere la missione che è stata loro affidata dalla Legge Suprema. Alla minima devianza da tale Decreto pronuncio il castigo supremo; colui che avrà deviato verrà espulso dal presente.
Il bene che fai agi altri sono io a dartelo. Quello che nn dai te lo tolgo. Quando distruggi ti elimino, Non dissolvo soltanto a tua materia, ma cancello anche ogni tua traccia dalla memoria del mondo.
Quando appaio nel corpo di una donna, questa diventa una vera madre. Dare alla luce significa concedere un posto Qui e Ora alla Coscienza infinita.
aiao madre universale mi colloco nell’incrocio fulgido e monumentale in cui l’oceano della materia entra in contatto con l’anima impalpabile che si disintegra come una pioggia per far vivere ogni frammento nella sua densità.
Sono la perfezione che non richiede nessuna aggiunta e non tollera nessuna sottrazione:quanto mi viene dato ce l’avevo già; quanto mi viene tolto non esisteva in me. Ogni istante è giusto, perfetto. Dall’azione elimino ogni intenzione soggettiva, faccio sì che le cose siano esclusivamente quello che sono.
Do a ciascuno ciò che si merita: all’intelletto, il vuoto; al cuore, la pienezza dell’amore; al sesso il piacere della creazione; al corpo, la prosperità, che non è altro che la salute; alla Quintessenza, la coscienza, do il suo centro, che è il Dio interiore.”
Immagine di Copertina: “Nuda Veritas” di Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto
Mi chiamo Arabella, non amo definirmi perché ritengo che la parola esprima troppo spesso concetti che si tramutano in schemi di pensiero, che delineano il giudizio proprio e dell’esistenza stessa.
Ho intrapreso un percorso dedicato allo studio dell’arte, rivolto principalmente al simbolismo e alla filosofia neoplatonica.
In particolare mi sono interessata alle discipline ermetiche e filosofiche, come strumenti per sondare l’animo e l’evoluzione dell’uomo.
Il mio percorso non mi ha portato in alcun luogo ma alla scoperta che aldilà di me stessa c’è l’infinito.
La mia pagina facebook: Remi di Luce