13 Dicembre Santa Lucia e i Pani di Zafferano
“Nella notte più buia dell’anno,
il mondo trattiene il respiro e aspetta con ansia che il sole sorga”
La Storia di Santa Lucia
Le uniche informazioni certe su Santa Lucia confermate anche dall’archeologia riguardano la sua provenienza cioè la città di Siracusa in Sicilia. Secondo l’agiografia, Lucia nacque da genitori ricchi e nobili intorno al 283.
Suo padre era di origine romana, ma morì quando lei aveva cinque anni, lasciando Lucia e sua madre senza un tutore legale.
Sebbene non esistano fonti per la sua vita che non siano le agiografie, Santa Lucia (il cui nome Lucia si riferisce alla “luce” (Lux in latino), sarebbe stata una santa siciliana martirizzata a Siracusa intorno al 310 d.C.
La Leggenda aurea di Giacomo da Varagine, compilata per la prima volta nel XIII secolo, un compendio diffuso e influente delle biografie dei santi, è la fonte principale sulla sua vita.
Ella avrebbe portato sua madre, malata, nel santuario di Sant’Agata, dove fu guarita: Lucia allora convinse la madre a permetterle di distribuire gran parte delle loro ricchezze tra i poveri.
Lucia poi si rifiutò di sposare un pagano e da questi fu denunciato alle autorità romane: secondo la leggenda fu minacciata di venire condotta in un bordello se non avesse abiurato ma, al suo rifiuto, nemmeno cinquanta buoi a cui era stata legata riuscirono a spostarla.
Allora accatastarono legna per una pira, così da bruciarla sul posto: nel mentre lei continuava a parlare, dicendo che la sua morte non avrebbe spaventato gli altri cristiani ma avrebbe addolorato i non credenti.
Uno dei soldati le infilò una lancia in gola per fermare queste denunce, ma senza alcun effetto. Santa Lucia morì in seguito, solo dopo avere ricevuto la comunione.
Charles Macfarlane scrisse che il suo principale reato potrebbe essere avere donato tutta la sua grande ricchezza ai poveri invece di condividerlo con il suo pretendente, che per questo l’avrebbe poi accusata presso il governatore di professare il cristianesimo.
Tutti i dettagli della sua vita sono quelli convenzionali associati alle martiri femminili dei primi anni del IV secolo e John Henry Blunt vede la sua storia come un romanzo cristiano simile a quello di altri vergini martiri.
In un’altra storia, Santa Lucia aiutava i cristiani a nascondersi nelle catacombe durante le persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano, e per portare con sé quante più provviste possibili, aveva bisogno di avere entrambe le mani libere: risolse così attaccando le candele a una ghirlanda sulla sua testa
Santa Lucia è spesso raffigurata in arte con una palma come simbolo del martirio.
Come si festeggia?
La sera 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, la ragazza più giovane della famiglia vestita in abito bianco (simbolo di purezza e verginità) con in vita una fascia rossa (che indica il sangue versato da Lucia) e una corona di candele sulla testa ( simbolo di luce) si aggira per la casa, benedicendo ogni ambiente portando luce in ogni stanza e cantando la canzone di Santa Lucia:
Salutiamo, salutiamo,
ecco che arriva la sposa Lucia.
La sua corona di luce indossa dal
fuoco selvaggio.
Ora può portare molti
pani di zafferano giallo brillante,
perché i bambini delle stelle le portano
ancora e ancora pane nuovo”.
Per chi desidera fare il rituale…
Occorrente:
Candela Bianca
Nastrino rosso
un piattino per la candela
Procedimento:
Legate il nastrino rosso alla candela, accendete la candela e adagiatale sul piattino.
Spegnete tutti le luci di casa e con la candela girate in tutte le stanze benedicendo ogni luogo.
Quando avrete concluso, lasciate consumare la candela in un luogo sicuro.
Il nastrino lo conservatelo per il prossimo anno, oppure potete legarlo come ornamento sull’Albero di Natale e ogni anno aggiungerete la “Luce di Santa Lucia”, rinnovando con un nuovo nastrino rosso dopo che avrete concluso il rituale.
Per chi desidera preparare i Pani di Zafferano
Il Pane di zafferano ha origine dalla notte dei tempi, difficile stabile le sue origini vengono preparati nel giorno di Santa Lucia.
Sono panini colorati con lo zafferano e ricordano la scarcella arricciata.
Gli viene data una forma a spirale per simboleggiare la ciclicità.
I pani venivano chiamati anche: torte dell’anima, originariamente offerti durante la cena del 13 dicembre in onore dei defunti rimasti intrappolati nel purgatorio.
Lo zafferano è conosciuto come la spezia dell’oro, il portatore di luce, dissipa la malinconia è un antidepressivo, porta allegria e protegge dal male.
RICETTA Pane di Zafferano – Ricetta Tipica Svedese
INGREDIENTI
– 500 gr di farina
– 200 ml di latte intero
– un panetto di lievito di birra
– 2 uova
– 150 gr di burro
– 50 gr di zucchero
– due manciata di uvetta
– 2 buste di zafferano
PREPARAZIONE:
In una ciotola versate il latte e scioglietevi dentro il lievito: fate attenzione alla temperatura del latte che non deve essere freddo ma nemmeno bollente per far sì che il lievito possa far crescere bene l’impasto. In una ampia ciotola versate invece la farina setacciata, lo zucchero e un pizzico di sale: versatevi quindi il lievito sciolto nel latte, le due bustine di zafferano e un uovo intero e lavoratela gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo: mettete quindi a lievitare l’impasto coperto con uno straccio di ci cotone per almeno un paio di ore.
Quando la prima levitazione sarà terminata, lavorate l’impasto su un piano infarinato e formate delle salsicce di pasta di circa 30 cm l’uno.
Arrotolate quindi i due estremi in direzioni opposte e al centro delle due spirali che si saranno formate adagiatevi dell’uvetta: adagiate i dolci su una teglia imburrata e lasciate lievitare per circa mezz’ora. Spennellate con un uovo e infornate per circa 25 minuti a 200 gradi.
Con Infinito amore
Carla
fonti: https://www.leitv.it/cucina/ricette/pane-di-santa-lucia-la-ricetta-svedese-per-la-colazione/
https://it.wikipedia.org/wiki/Festa_di_santa_Lucia
Scopri il mio nuovo libro:
Seme Divino
Unsolocielo 21 © Tutti i diritti riservati
Nel 2004 decide di studiare astrologia e ad approfondire argomenti spirituali indirizzandosi verso il Culto della Dea creando l’Arche – astrologia che la vede coinvolta in una ricerca di consapevolezza sempre più profonda, diventando cosi un counselor Astrologico, centrato sul mondo della Psicologia degli archetipi. Nel 2008 completa gli studi di Astrologia Karmica con il Maestro Karun, maestro italo/indiano di astrologia Indiana, astrologia tibetana. Nel 2009 incomincia la sua ricerca su Ofiuco e inizia il suo libro sul tredicesimo segno. Nel 2010 diventa operatore di Theta Healing; Nel 2010 intraprende i suoi studi nel mondo Tantrico/Taoistico, accedendo cosi ai sacri misteri del Sacro Femminile- Sacro Maschile Nel 2017 crea e fonda il “Tempio di Jada“, una visione nuova sul sacro femminile e sacro maschile, tutto ripreso dagli studi e dalla esperienza con il mondo taoistico/tantrico. Ha pubblicato due libri di poesie incentrate sul percorso di crescita individuale e la scoperta del sé. Amante della fotografia. Ha scritto articoli per la rivista L’iniziazione e per diversi blog. MAGGIORI INFO: www.storiadiunapoesia.it
Carla Babudri ha inizialmente studiato le Astrologiche Classiche e in seguito approfondito la corrente umanistica/psicologica integrando gli studi legati al Karma.
Conduce gruppi di meditazioni e visualizzazioni guidate verso il potenziale Femminile e armonizzazione con i cicli naturali di Madre Terra, seguendo la corrente filosofica della “Cammino della Dea”.
Tags: carla babudriseme divino