Preghiera alla Dea Artemide, il femminile libero.

Ti ho vista danzare sopra inconsistenti nubi con il corpo procace

e la bianca pelle appena coperta da veste leggera.
Elegante di movenze e sicura come guerriera ti consegnavi pura al Cielo
senza temer inganno e spada.
Sferza il vento per alzar quel sottile velo
e scoprire i tuoi rosei boccioli d’incontaminata carezza.

Oh, magnifica dea solitaria le tue manifestazioni sono molteplici
e così ammalianti.
Donna guardinga con arco e frecce saldamente in pugno
pronta a difendere ciò che hai di più caro:
te stessa!

Femmina sensuale e sfacciata
dal seno scoperto e voluttuose arti che custodisci i segreti delle donne,
le quali ti affidano sospiri e misteri,
sogni infranti e amori impossibili
mentre tu aggiusti il tiro del tuo sguardo fiero
e ammonisci i lamentosi sussurri con dardi impietosi
verso quei turbamenti desueti,
trascinati come valigie troppo pesanti.

Donna selvatica e d’anima audace
che pur nell’ardimento rifulgi il sincero etere dei tuoi occhi chiari
com’è chiaro il tuo sentimento.

Autentica com’è autentica la selva in cui dimori,
femmineo chiarore
illumini il giaciglio accogliente dell’intreccio protettivo della foresta,
per chi ha necessità di un po’ di riposo,
dopo il dolore di un cuore infranto.

Accogli la mia preghiera
oh, compassionevole dea dei baci mai dati
e delle carezze intrappolate nei pugni chiusi delle occasioni perdute,
fammi distendere per poter rallentare il palpito
che costantemente mi crea scompiglio,
aiutami a ritrovare il naturale ritmo del mio respiro,
pettina i miei capelli
e sciogli i nodi delle emozioni in essi intrappolate
concedimi di chiudere gli occhi un istante,
solo un secondo…
Presto sarò pronta a ripartire mia dea,
presto avrò ancora necessità del suo respiro,
già domani bramerò il suo tocco
e mai smetterò d’amarlo.
Sono una donna di piacere,
sono una donna che brucia di passione
e ciò che ho di più caro è la mia anima innamorata.

L’Amore è la mia Storia
e la mia Esistenza è il palcoscenico per raccontarla.

Enrica

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Celeste

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Lagan Enrica scrive per amore.
È da sempre appassionata di antichi racconti di magia, di miti e leggende delle varie parti del mondo.
È operatrice di massaggio Ayurveda e ha integrato la scrittura allo studio del corpo.
Scoprendo quanto il nostro corpo sia un ispirato Cantastorie.

I suoi libri più recenti sono: “Il Fuoco di Berkana” e “Celeste” Edizioni Unsolocielo.

Questi studi insieme all’amore per la scrittura le hanno permesso di far nascere un progetto di scrittura creativa online e in presenza: Scrittura Senza Censura.
Dove integra la scrittura al massaggio e alla meditazione, collaborando anche con operatori del benessere, associazioni olistiche e culturali.

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