Pertra – La strega che abita le nostre profondità

“Dove sei anima mia,
dove mi hai lasciato?

Ero una piccola donna
quando è successo.

Ora che Ecate s’affaccia ai miei giorni
non temo più nulla.

Sono pronta a scendere negli abissi
per riportarmi in vita.”

-L. E. Zerbin

Questa energia ci fa andare dentro, in profondità, e ci fa vedere tutto quello che abbiamo ignorato fino adesso, è la porta dell’Ade e siamo invitati a scendere in compagnia di Persefone, colei che ritrovò il suo potere negli inferi, perché l’infero non è in superficie, ma è dentro.

Tutto quello che abbiamo cercato di nascondere e tutte le paure che ci hanno fatto scappare tornano e si presentano, una ad una, al nostro cospetto, ma ora non ci fanno più paura.

Perché adesso, paure e segreti, sono al cospetto di una regina: Ecate la buia.

Ora la strega che abita le nostre profondità emerge come un galeone fantasma, e ci porta a vedere ciò che temevamo più di tutto e, nello stesso tempo, ciò che era nostro per diritto divino.

Siamo al cospetto di noi stesse con il vestito in brandelli e l’anima squarciata, eppure, non siamo mai state così potenti.

Ci consegniamo a noi stesse ed entriamo dalla porta stretta per immergerci nel calderone che ci riporterà integre, pezzo per pezzo, lasciando che ogni squarcio diventi una cicatrice color dell’oro, a rimembrare la nostra passata condizione disgregata.

Siamo nel vuoto, ci troviamo nel liquido originario della rinascita, siamo nel nostro personale infero da dove si può solo germogliare.

Pertra è questo, un percorso di accettazione del personale sentiero dell’anima.

Per riconnetterci alla nostra essenza dovremo abbassare le difese e decretare la nostra resa.

La strega ha vinto, Ecate torna sul suo trono, è la trasformazione da fanciulla bisognosa a regina.

L’anima torna dopo averci lasciato come una carrozza senza cocchiere, torna a darci indicazioni precise, perché ora abbiamo davvero fatto esperienza dei fondali, e abbiamo scoperto che niente arriva dall’esterno, le nostre percezioni sono sensibili e pronte alle indicazioni.

Saliamo sul trono al di sopra dei mondi e ci riprendiamo la responsabilità di essere regine di noi stesse.

Enrica

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ENRICA ZERBIN, nata e cresciuta tra campagna, fiume e mare, dove ha scoperto la magia dei cicli lunari e appreso l’uso delle erbe medicamentose delle campagne, insieme agli antichi rituali legati alla Dea e agli elementi; eredità delle sue antenate.
Ricercatrice e studiosa di miti e leggende (con particolare interesse per l’antica saggezza nordica), della simbologia di varie culture, degli archetipi, del Sacro Femminile e della Grande Dea fino allo sciamanesimo.
Iniziata alle Rune tramite l’Elemento Acqua; aiuta con questo importante strumento a svolgere un profondo lavoro di lettura dell’ombra e delle memorie nascoste.

Nel dicembre del 2015 esordisce col suo primo romanzo, Tu Mi Hai Salvato La Vita, edito da Cinquemarzo: una storia sull’importanza degli avi e la saggezza degli anziani, dell’amore nato in circostanze impensabili e bizzarre sincronicità.
Nel 2019 esce il suo secondo libro, La Danza Del Seme Selvaggio, rocambolesco viaggio di due donne non più giovanissime che si trovano, loro malgrado, a dover stravolgere la loro vita e a lasciare la famigerata zona comfort.
Un iniziale dramma si trasforma, per Anthea e Miriam, in una straordinaria avventura tra i sentieri alpini, con la sola guida di una mappa disegnata da una misteriosa vecchia guaritrice.

Nelle sue opere al femminile, sottolinea l’importanza del viaggio, che sia mistico o fisico, per superare i limiti imposti da società e credenze sbagliate a cui la donna ha dovuto sottostare per secoli.

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