Ma di nuovo tu? Ma non dovevamo vederci più?
In questo ultimo periodo intenso, mi è capitato di frequente di confrontarmi con persone diverse e avere la conferma che ciò che sto vivendo sta accadendo anche ad altri.
Situazioni, fatti, persone che si ripropongono come la peperonata sullo stomaco, e si rimane un po’ lì storditi e increduli a dire “Ma di nuovo tu? Ma non dovevamo vederci più?”.
E’ tutto a posto, se ti stai ritrovando nella medesima situazione, magari anche con persone diverse, la motivazione per cui ciò sta accadendo è che la vita ti sta dando la possibilità di esaminare ancora una volta quelle parti ferite, o le dinamiche infantili con ruoli annessi che finora hai scelto di interpretare, e salutarli una volta per tutte facendo spazio al vero “te” che emerge dal profondo.
Ora osserva bene bene davanti al medesimo specchio come ti senti.
Non è forse vero che mentre stai per indossare i panni del mendicante, dello stronzo/a, della vittima, del carnefice, del bambino/a che sbatte i piedi o che si offende, ti appare subito chiaro e palese che non è più quello che vuoi essere?
Ascolta bene, non c’è dentro di te una vocina che sta dicendo “basta davvero, non ho più intenzione di riprendere questo ruolo e interpretare lo stesso personaggio”.
Ti accorgi che una parte di te sta morendo?
Che in questo momento di ricapitolazione del lavoro fatto finora, ogni specchio ti mostra l’agonia di quei tuoi personaggi che hai nutrito per tutta la vita e che in breve tempo cadono al suolo e non si rialzano più?
Quando sta per partire il meccanismo di attacco o difesa che hai sempre usato per proteggerti, o per ferire, “fermati!” , lo senti che una parte di te dice “tutto questo non è più necessario, non mi serve più, ciò che l’altra persona sta facendo è un suo ruolo, mi sta offrendo la possibilità di non indossare più il mio vecchio abito, devo solo scegliere di non farmi più agganciare in quella dinamica, io sono altro”.
Se in precedenza gli specchi che abbiamo incontrato ci servivano a riconoscere quelle parti di noi, ora il medesimo specchio ci serve per scegliere di lasciare spazio e voce alla nostra vera natura.
La morte di ciò che pensavo di essere, diventa così lo spazio in cui dalle ceneri rinasce la mia vera natura.
Dunque se in questi giorni anche tu ti stai accorgendo che molte delle situazioni già vissute, molte parti di te si ripropongono, non cadere nella frustrazione, non pensare che hai sbagliato qualcosa o che non cambierai mai, o che tutto il lavoro fatto finora è stato inutile, non è assolutamente così.
Hai il potere di scegliere sempre se rimanere ancorato alle vecchie abitudini e alle vecchie dinamiche, o finalmente prendere una strada nuova.
Se scegli di non reindossare i vecchi abiti, la frustrazione svanisce e lascia spazio ad un respiro più ampio che riempie i tuoi polmoni di nuova energia, senti un flusso attraversarti e accompagnarti un po’ più su di dove ti trovavi poco prima, il cuore si espande e davanti a quello specchio ciò che senti è il profumo della gratitudine.
Ti accorgi che quella rabbia con cui hai fatto i conti per anni non c’è più?
Lo senti che non hai più bisogno che qualcuno riconosca il tuo valore?
Vedi che ciò che gli altri pensano dicono e fanno non ti tocca più?
Dunque ringraziare tutti coloro che sono stati strumenti al tuo servizio per ri-trovarti diventa la naturale conseguenza.
Certo potrà accadere che con amici, partner, conoscenti sia arrivato il momento del saluto, perché chi parla con il cuore non è compreso da chi ancora è troppo identificato con la mente e dunque la personalità, anche questo fa parte della crescita, lasciar andare con amore tutto ciò che ormai non risuona più con te.
Ora più che mai è necessario scegliere con chi proseguire, non è egoismo o superbia non voler più stare in situazioni in cui vengono prosciugate le nostre energie,ma è la conseguenza dell’aver ritrovato un sano rapporto con se stessi.
Ognuno ha il suo percorso, i suoi tempi, e pensando a questo mi viene in mente un’immagine del film “il pianeta verde” dove in un’altra dimensione, durante una riunione si deve scegliere chi mandare in missione sulla terra per aiutare l’umanità, e tra i presenti una persona dice “manco se gli spari l’insalata cresce più veloce”, riferendosi al fatto che il grado di coscienza dell’essere umano non è così elevato.
Che significa questo?
Che non abbiamo il potere di cambiare il percorso di nessuno, e spesso la scelta giusta è lasciare agli altri la libertà di fare il proprio cammino senza pretendere che cresca più in fretta di quel che può fare.
Dunque proseguiamo con amore e per amore anche per chi si trova su un piano di realtà differente dal nostro, non peggiore né migliore semplicemente differente, senza ostinarci a dover portarci dietro bagagli non nostri, rispettando il percorso dell’altro e rispettando il nostro.
Quando si tagliano i rami secchi si rivede meglio il cielo.
Laura Cireddu
Fin da bambina ho sentito chiaro un richiamo a raggiungere una destinazione che mi portasse fuori dagli schemi imposti, e ciò mi ha creato sicuramente un cammino in salita ma non noioso, etichette e confini mi vanno stretti. Sono un’artigiana-artista, amo creare, dipingere e riportare in vita oggetti e mobili che raccontano la loro storia. Da sempre la mia creatività è stata un’arma per ricaricarmi e affrontare le sfide della vita, la creatività è uno strumento che mi riporta a me stessa e a contatto con la mia essenza. La mia natura mi ha condotto ben presto a pormi domande sul senso dell’esistenza e a chiedermi cosa ci faccio qui, facendomi così iniziare la mia ricerca spirituale e ad oggi, attraverso vari percorsi, parte delle risposte le ho trovate, altre ancora le cerco. Il mio cammino mi ha portato alla conclusione che la vera saggezza non si trova solo in libri antichi e difficili, ma ritengo che la saggezza è soprattutto nella semplicità, puoi riempirti di molte informazioni ma tuttavia non riuscire mai a vivere a pieno e veramente la vita. Il mio amore per la natura e gli animali mi ha fatto comprendere, consapevolizzare molte parti di me, mostrandomi come tutto ciò che ho intorno, è strettamente legato a quello che ho dentro . Ogni cosa, dal fiore che cresce nell’asfalto, al ragno che tesse la tela, è un maestro che può aiutarti ad aprire una porta e vedere una parte di te. La mia pagina facebook: Alchemica-mente Il festival: Osiglia Olistica Email: laurasmile77@libero.it
Mi chiamo Laura e sono uno spirito ribelle, questo è il mio grande punto di forza e la grande sfida quotidiana con me stessa, sono una bilancia sempre alla ricerca dell’equilibrio tra gli opposti.