Le Persone altamente Sensibili
Le persone che nascono con una personalità altamente sensibile vivono il mondo in modo più empatico, profondo, creativo ed intenso. Sembrerebbe che si nasce ipersensibili, non lo si diventa.Purtroppo nella maggioranza dei casi gli ipersensibili non sono consapevoli dei propri doni e hanno rinnegato, con grande sofferenza, la propria natura.
Gli individui ipersensibili hanno una capacità percettiva più differenziata ed estesa della maggior parte delle persone; percepiscono di più e in modo più intenso.
Quando l’ipersensibile fa una passeggiata in un bosco o va a una mostra d’arte si accorge di molti più dettagli di chi gli sta a fianco.
L’ipersensibile, fin dall’infanzia, nota ogni minima differenza nei sapori, ogni cambiamento di temperatura, non sopporta la confusione, può piangere facilmente e preoccuparsi anche per piccole cose.
E’ capace sia di esperire stati molto gioiosi sia esplosioni di ira quando è irritato.
L’ipersensibile si accorge delle situazioni emotive, presta attenzione a ciò a cui la maggior parte delle persone non si accorge.
Ben presto l’ipersensibile apprende, a proprie spese, che la società non premia e riconosce tali doni ma spesso, già da piccoli, la propria percezione sottile viene negata o sminuita.
Nella maggior parte dei casi il mondo adulto reprime e nega il piccolo ipersensibile: “smettila di essere così sensibile“, “non va bene provare ciò che provi”.
Per l’ipersensibile queste sono offese, è come chiedere ad un bambino che ha gli occhi azzurri di averli di un altro colore.
Di frequente l’ipersensibile è cresciuto combattendo le proprie percezioni corporee, la propria prospettiva e sentendosi errato. Solo 1/3 di questi bambini ha trascorso un’infanzia felice.
Se accolti e valorizzati, questi bambini – e poi adulti – mostrano una naturale abilità nel percepire le emozioni altrui, trovare soluzioni creative ed entrare in connessione profonda con tutto.
Il contesto familiare, scolastico e sociale gioca un importante ruolo nell’aiutare, o meno, il bambino a viversi questa peculiarità come dono o come maledizione.
Se sei ipersensibile potresti riconoscerti nella maggior parte di queste affermazioni:
- Quando ci sono tensioni, o conflitti nell’aria, lo percepisco quasi a livello fisico, pur non essendone coinvolto direttamente.
- Mi lascio inutilmente coinvolgere dallo stato d’animo altrui.
- Se percepisco confusione e agitazione intorno a me, reagisco innervosendomi, lasciandomi prendere dallo stress o producendo sintomi a livello psicofisico.
- Sento di avere un grande bisogno di avere uno spazio e del tempo per me.
- Per sentirmi bene devo percepire intorno a me un’atmosfera armoniosa.
- Preferisco evitare il più possibile le situazioni conflittuali, anche quando dovrei farmi valere tendo a tirarmi indietro, pur prendendomela poi con me stesso/a per non aver avuto il coraggio.
- Mi viene più facile lottare per i diritti degli altri e le richieste della comunità piuttosto che per i miei interessi.
- So prestare ascolto, sono capace di immedesimarmi nella situazione altrui e incoraggiare chi ha problemi.
- Reagisco alle ingiustizie sociali come se fossi direttamente coinvolto.
- Il contatto con le altre persone spesso esaurisce le mie energie.
- Riesco a percepire con estrema precisione come si sentono gli altri.
- Spesso mi sento frainteso, perchè evidentemente percepisco più cose degli altri (e anche cose diverse) e questo mi fa sentire molto solo.
- Preferisco evitare i grandi assembramenti di gente.
- A volte ho l’impressione di riuscire a sentire quello che gli altri non dicono.
- Spesso rimugino all’infinità su una cosa detta da me o detta da altri.
- Sei costantemente costretta/o a trovare un equilibrio tra stimoli insufficienti e stimoli eccessivi, per un numero limitato di ipersensibili, alla flemma di alcuni momenti si alterna il bisogno del brivido in altri. (Leggi: High sensation seeking).
Spesso chi è nato con i tratti di ipersensibilità, e non ne conosce i doni, si sforza in tutti i modi di essere come gli altri, assecondare i bisogni e aspettative altrui.
Tuttavia il diniego della propria natura è un conto troppo alto da pagare…
Riscopri chi sei e il tuo tesoro.
Antonella
Antonella Consoli Sono Antonella Consoli, mi occupo di consapevolezza e benessere psicocorporeo.
In particolare, mi piace parlare e scrivere riguardo a: relazioni, femminile e maschile, coppia, rapporti individuo società, femminile sacro, erotismo.
Ho una formazione sia accademica che olistica.
Oltre ad essere psicologa, sono operatice di Biodanza e Moon Mother.
Pratico quotidianamente la meditazione e il reiki.