Lasciare Andare. E Lasciare Venire

La vita
è un eterno lasciare andare.
Soltanto con le mani vuote
potrai afferrare
qualcosa di nuovo.
Rumi

Lasciare andare è un’arte.

Un’arte complicata da apprendere.

Anche solo perché implica la capacità di rinunciare al bisogno di controllare ogni cosa.

A quel bisogno di avere tutto sotto controllo.

Che deriva inevitabilmente dalla paura.

Dalla paura che nasce in seno alle memorie di quelle ferite del passato che non vorresti mai più sentire, al punto da averle rese inaccessibili, persino a Te stessa. Che nasce dal ricordo del dolore che hai vissuto sulla tua pelle, che ti fa sentire così vulnerabile, indifesa, nuda di fronte alla vita.

Dalla paura che nasce in seno alle preoccupazioni verso il futuro, che, nella sua incertezza, ti porta a sentirti fragile, in balia degli eventi, talvolta disorientata. Ma, per quanto impegno puoi metterci, per quanto possa essere anche lodevole preoccuparti delle conseguenze del tuo agire, poter conoscere in anticipo gli effetti delle tue azioni è solo un’illusione.

Figuriamoci poter conoscere in anticipo gli effetti delle azioni degli altri.

Perché questa paura ti porta anche a questo.

A voler controllare non solo ogni cosa, situazione, evento che riguarda Te, ma persino ogni persona che fa parte della tua vita.

Come se tu fossi costantemente alla ricerca di un modo in cui sentirti forte a prescindere. E amata. O anche solo riconosciuta.

O almeno non abbandonata.

Né rifiutata.

Un modo che però finisce per portare a cambiamenti obbligati, tentativi di manipolazione. Oppure a compromessi.

Te ne sei mai accorta?

Quanto provi a cambiare o manipolare le persone intorno a te?

A quanti compromessi hai ceduto o hai richiesto di accondiscendere?

E sì, che lasciare andare è un’arte.

Un’arte complicata da apprendere.

Perché implica la capacità di lasciare andare le aspettative, le illusioni, i bisogni spesso inconsci su cui fondiamo e scegliamo le nostre relazioni.

E però lasciare andare è davvero un’arte.

Che porta alla liberazione.

Immaginati quanto sollievo ci sia nel poter lasciare andare completamente le tue idee rispetto a cosa va bene e a cosa no, a cosa è giusto e cosa sbagliato, a come si dovrebbe comportare quella o quell’altra persona, a quanto dovrebbe amarti e come dovrebbe dimostrartelo.

Immaginati quanto sollievo puoi sperimentare in uno stato di profonda accettazione semplicemente di tutto ciò che è. Qui e ora, nel momento presente, senza più preoccuparti del passato. O del futuro.

Semplicemente qui e ora.

Nella tua Vita, la Vita che stai vivendo in questo istante.

Arrendendoti alla tua semplice esistenza.

Senza più storie da dover raccontare. Nemmeno a Te stessa.

Senza più il bisogno di reprimere le tue emozioni.

Senza più il bisogno di doverti alimentare di pensieri tossici, credenze fuorvianti, convinzioni limitanti.

Senza più il bisogno di dover costantemente tenere sotto controllo.

E tornare semplicemente a fluire.

Persino quando provi un dolore enorme.

Quel dolore così intenso ti sembra entrare da fuori, dalla vita, da quello che stai attraversando, dalle persone che in quel momento ti stanno ferendo, ma che in realtà è già qui, dentro di te.

Quel dolore così profondo che fa eco a qualcosa che è già dentro di Te.

Quel dolore che sta semplicemente uscendo, riflettendosi nella vita per poter essere guarito e lasciato andare.

Proprio quel dolore da cui preferisci prendere le distanze. E allontanarti o chiuderti in te stessa. Quel dolore di cui incolpi gli altri o finisci per prendertela con la vita ed il destino.

Pensa che liberazione poter semplicemente rimanere seduta e lasciare che il tuo cuore si apra un pochino di più, persino a quel dolore, di qualsiasi cosa esso si tratti. Ammetterlo a Te stessa. Senza lasciare spazio al giudizio, alla colpa, alla condanna, al vittimismo. Persino a quella convinzione che ti porta a considerare in qualche modo sbagliato quel dolore, anche solo perché fa così male.

E allora pensa a quanta liberazione c’è nella compassione.

Pensa a quanta liberazione c’è nel perdono.

Nel perdono che non significa semplicemente dimenticare, o far finta di dimenticare, ciò che ti ha fatto male, umiliata, profondamente ferita.

Pensa a quanta liberazione c’è nel perdono che ti porta a scegliere in maniera totalmente consapevole di lasciare andare la rabbia, il dolore e le negatività che ne consegue.

Di agire senza reagire. Scegliere da quale angolazione osservare un evento, quale interpretazione dargli e decidere se portare con Te il carico emotivo per sempre o alleggerirti e lasciarlo andare.

Pensa a quanta liberazione c’è davvero nell’imparare l’arte del lasciare andare.

Nel tornare a fluire.

Lasciare andare.

In quel movimento naturale.

E circolare.

Come il respiro.

In cui lasciare andare. E lasciar venire.

Senza più sforzo.

Lasciare entrare e lasciar uscire.

Con dolcezza. E con fermezza.

Lasciare che sia.

Senza più controllare.

Arrendersi.

Affidarsi.

E permetterselo.

Lasciando andare.

E lasciando venire.

Margherita

Mi chiamo Margherita Rusconi.
Sono Donna e Madre. E anche Counselor Olistico.
 
Per anni ho lavorato, prima come assistente sociale e poi con ruoli di coordinamento, presso alcuni servizi sociali territoriali rivolti in particolare a minori e famiglie. Dopo la nascita della mia terza bimba, ho scelto di reinventarmi professionalmente fondendo le mie competenze in ambito sociale con la formazione olistica ed energetica.

Ecco, se dovessi ripensare ai momenti più importanti della mia vita, credo di poterli ricondurre innanzitutto alla nascita dei miei figli e all?esperienza di essere Madre. Come se in qualche modo la maternità avesse scandito le fasi evolutive più importanti della mia crescita personale, mettendo completamente in crisi l’identità che fino ad allora avevo costruito. Questa crisi, sfociata anche in concomitanza alla scoperta di un tumore al collo dell’utero, mi ha spinta ad intraprendere un percorso personale, formativo e di ricerca personale, che mi sta portando ogni giorno a svelare, persino a me stessa, ciò che IoSono, che ha mi ha portata a vedere le illusioni su cui avevo fondato la mia vita fino a quel momento. E a ripartire da me stessa, al di là delle mie ferite, assumendomi la piena responsabilità della mia vita, imparando a cogliere i segnali che pian piano la mia Anima mi stava rivelando.

E ciò che IoSono nasce dalla mia storia, e va oltre di essa, senza più imprigionarmi o limitarmi dalle ferite che ho vissuto. Ciò che IoSono è una ricerca costante legata al mio essere Madre e al mio essere Donna. Legata alla consapevolezza di essere molto di più di questo corpo fisico, che pensa e talvolta si permette di provare qualche emozione. Una ricerca legata all’energia femminile, in particolare rispetto alle ferite che il femminile si porta dietro. E legata alla sessualità e all’armonizzazione del principio maschile e femminile, prima di tutto in ciascuno di noi.

Attraverso parole, percorsi, trattamenti energetici e vibrazionali diversi, desidero accompagnare le persone che incontro, individualmente o in gruppo, a ripartire da se stesse, prendere in mano le redini della propria vita e farne una meraviglia. Un passo alla volta.

Permettendo loro di risplendere per la Luce che sono.

Sessioni e trattamenti offerti:

– Colloqui di consapevolezza

– Trattamenti energetici: reiki, massaggio spirituale del piede, Metodo I Misteri del Femminino per Uomini e Donne di Isabella Magdala

– Lettura dei Registri Akashici

– Theta Healing

– Consulenza Fiori di Bach

– Meditazione e Mindfulness

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