Cerco ciò che sono, cerco di essere ciò che sono…

“Cerco ciò che sono, cerco di essere ciò che sono.
Sono abituato a pensare al corpo, da una parte, e allo spirito o all’energia, dall’altra.
Ma nulla esiste separatamente: nella vita c’è unità.
Desidero viverla e la cerco attraverso un movimento di ritorno a me stesso.
Dico che esiste una vita interiore e una esteriore.
Lo dico perché mi sento diviso, come se esistessi separato dalla vita.
Ma c’è un’unica grande vita.
Non posso sentirmi separato da essa, al di fuori di essa, e al tempo stesso conoscerla, devo sentirmi parte di questa vita.
Ma non basta desiderarlo o cercarne un’intensa sensazione.
Posso entrare nell’esperienza solo se prima sono giunto a un’unità al mio interno, solo se sono diventato un tutto.
Quando non percepisco la realtà di me stesso, non posso far altro che credere a questa illusione e chiamarla ‘io’.
Ciononostante, l’illusione è solo un miraggio che si dissolve nel momento in cui si stabilisce il silenzio.
Devo vedere lo spazio tra i pensieri, un vuoto che è realtà, e ho bisogno di rimanere il più a lungo possibile in questo spazio.
Allora appare un altro tipo di pensiero, lucido e intelligente, un pensiero di un altro livello, di un’altra dimensione.
Vedo allora ciò che prima non riuscivo a vedere.
Vedo ciò che è.
In questo vedere c’è luce.
Le cose appaiono e scompaiono nel vuoto, ma sono illuminate.”
Estratto da La realtà dell’essere di Jeanne de Salzmann
Arabella
Mi chiamo Arabella, non amo definirmi perché ritengo che la parola esprima troppo spesso concetti che si tramutano in schemi di pensiero,che delineano il giudizio proprio e dell’esistenza stessa. Il mio percorso non mi ha portato in alcun luogo ma alla scoperta che aldilà di me stessa c’è l’infinito. La mia pagina facebook: Remi di Luce