Tombe dei Giganti: gli incredibili poteri terapeutici
Le tombe dei giganti presenti in Sardegna rappresentano uno straordinario ponte verso un remoto passato che, al dire il vero, la scienza ufficiale è ancora molto lontana da chiarire.
Queste opere megalitiche, infatti, possiedono ancora oggi, un grande fascino e mistero ed inoltre alcune sono divenute molto famose per le incredibili proprietà terapeutiche!
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Ogni giorno, tantissime persone si mettono in fila per potersi appoggiare sulla stele della tomba dei giganti di Li Mizzani, tra Arzachena e Palau.
Sembra che mal di schiena e varie sciatalgie si riescano a curare grazie a questa sorta di magica radioterapia protonuragica!
Sembra che questa pietra sacra sprigioni continuamente “energia positiva” capace di beneficiare chiunque ne venga in contatto. Quindi forse prima di andare a vedere Stonehenge (dove comunque, per motivi di sicurezza, non si può entrare direttamente a contatto con il famoso cerchio megalitico), forse sarebbe meglio fare un salto nella nostra bellissima Sardegna.
La megalito-terapia ci porta riflettere sul nostro passato ancestrale, dove gli uomini di quel tempo avevano un contatto con le energie della madre terra sicuramente più diretto e sinergico nonché rispettoso.
Lascio a voi, amici, tutte le riflessioni del caso che possono svariare dal rivedere la spiegazione lineare dell’evoluzione umana così come ci è stata trasmessa al considerare con il giusto rilievo l’importanza delle vibrazioni che ci circondano.
Discopatie acute, scoliosi, dolori reumatici, mal di schiena sembrano essere curate grazie alle particolari vibrazioni che emette la tomba, uno spettro di onde da 14 a 90 hertz che agendo sulle cellule del corpo, riescono a far sparire dolori e malanni che nessuna medicina moderna sembra in grado di alleviare.
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Queste imponenti rocce per alcuni studiosi del fenomeno possono essere viste come dei super computer che trasmettono onde ad alta velocità, come un acceleratore di particelle.
Il granito, infatti, essendo piezoelettrico, trasporta energia, ed è costituito di biossido di silicio, come i microchip dei computer.
Per queste sue caratteristiche la tomba ha un effetto magneto-terapico naturale.
Quindi tutti i riscontri benefici che attestano le ormai tante testimonianze di persone effettivamente “curate” dalla tomba, non sono frutto di mera suggestione, ma derivano da una altissima forma di medicina nucleare naturale, capace di sanare direttamente le cellule malate.
Sembra proprio che gli antichi abitanti della Sardegna, cd. Nuragici, comprendevano ed utilizzavano le onde elettromagnetiche del nostro pianeta con una sapienza per noi impensabile.
Il mistero continua…ma un’oretta su queste rocce, la prossima volta che vado in Sardegna, è proprio da fare!
Per approfondire questo tema ed altri collegati, vi consiglio questo libro: Misteri di un Antichissimo Culto
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Video: www.rai.it