Il miele psichedelico dell’Himalaya e la sua misteriosa storia
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Oltre ad essere un miele raro e prestigioso le persone per raccoglierlo possono rischiare la vita.
Qual’è la sua incredibile storia?
Viene chiamato “mad honey” ossia “miele pazzo”, il miele rosso che viene prodotto dall’ape himalayana “Apis laboriosa dorsata”, la più grande ape del mondo, che arriva a misurare più di 3 centimetri di lunghezza.
Si tratta della sottospecie montanara di un’ape più comune, la Apis dorsata, che, avendo accesso ai fiori di rododendro, diventa particolarmente pazza di miele.
Il miele che viene prodotto a partire da questo nettare è dotato di alcune proprietà piuttosto potenti: è noto per essere una droga allucinogena usata per scopi ricreativi ma anche per essere inserito nelle caratteristiche di molti medicinali. È pensato per essere efficace nel trattamento di tutto, dall’ipertensione al diabete, fino ai problemi nelle prestazioni sessuali, se assunto in piccole dosi; in dosi elevate può essere altamente tossico e persino mortale. Quando lo si assume in piccole quantità, questo miele è inebriante, regala un’impressione di relax e una piacevole sensazione di vertigine e formicolio, ma se si esagera si può incorrere in avvelenamento da rododendro, con vomito, debolezza muscolare progressiva e irregolarità cardiache.
Leggenda narra che, nel 67 A.C., questo miele sia stato utilizzato dall’esercito del re Mitridate per vincere contro l’esercito dei romani, lo ha lasciato in giro per renderlo facile da trovare e per ottenere un vantaggio contro i nemici.
Viste tutte le sue proprietà, questo miele costa molto, quattro o cinque volte di più rispetto al miele normale ma le api non rendono facile questo profitto: esse, infatti, costruiscono nidi enormi sulle rocce, sopra i 2500 metri, a strapiombo, difficilissimi da raggiungere, contenenti 60 Kg di miele, quindi le persone che si occupano della raccolta rischiano davvero la vita.
Fonte: Raphael Treza
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