Vivere al confine – I Guerrieri che allargano la realtà!

Nella mia vita ho conosciuto tante persone, tanti modi di vedere la realtà, quasi sempre condizionati dal tempo e dallo spazio di incarnazione e dal percorso (quasi sempre inconsapevole) dell’anima che abita la personalità.

In particolare, visto le mie inclinazioni, ho incontrato spesso persone un po’ particolari, molto diverse dalla “media razionale”, alcune di esse le chiamo  “Guerrieri del Confine”.

La maggioranza delle persone ha,  in effetti, un perimetro cognitivo abbastanza standard, nel quale i confini della coscienza coincidono con quelli del gruppo in cui nascono.
In altre parole, la famiglia e la società nella quale crescono determinano completamente la loro visione della Realtà.
Da piccoli “le convinzioni” che circondano il bambino lo chiudono nello stesso recinto percettivo in cui vivono gli adulti che lo accolgono o si occupano di lui.
(In tal senso vi consiglio i testi di Igor Sibaldi che affronta con grande efficacia l’argomento in molti dei suoi lavori.)

In alcuni, al contrario,  emerge il desiderio di vivere lontano dalla “gabbia” natia, il più delle volte tale desiderio di libertà si sazia (parzialmente) nel momento in cui riescono a spostarsi fisicamente da un’altra parte, lontano da chi li ha compressi fin da piccoli.

Generalmente, invece, la maggior parte delle persone (di sicuro in Italia) si sentono giustamente protette ed amate in seno alla famiglia che le ha cresciute, circondate tutta la vita dai soliti amici e dai luoghi in cui si sentono sicuri e forti.

Poi esistono i Guerrieri del Confine, quelli che si pongono domande che magari non avranno mai una risposta, ma sono quelli che sentono che la Vita è molto più grande delle convinzioni e dei dogmi coscienziali delle persone con cui hanno dovuto interagire.

In loro, crescendo, una sottile inquietudine continua a pungolarli, suggerendogli di spezzare le catene che li tengono prigionieri come tutti gli altri. (ovviamente per tutti gli altri non sono catene ma anzi la “coperta di Snoopy” ).

“La mente chiusa della maggioranza non è
minimamente interessata alla Verità,

tutto quello che vuole è essere rassicurata
che ciò che crede sia la Verità…”

 

Pochissimi sentono questa profonda volontà di libertà ed espansione, infatti, non bisogna confondere questo “sentire” con il desiderio di evasione dalla realtà, tipico delle persone che hanno subito traumi emotivi importanti.

Solitamente la prima prova che un Guerriero del Confine deve affrontare è la profondissima solitudine che la sua particolare indole lo porta a vivere… solitudine che poi comprenderà come inevitabile ed anzi rivaluterà come risorsa fondamentale per compiere il proprio destino.

La solitudine interiore purtroppo porta molte volte questi guerrieri a cadere in una sottile ma persistente depressione che li porta a “fuggire dalla realtà” attraverso anche sostanze (vizi) ed altro,  in modo per lo più distruttivo.

Chi riesce a superare questa fase, nella quale si rende conto di essere intimamente un “alieno” rispetto agli altri, riesce a tirare fuori la forza necessaria per partire alla ricerca delle risposte alle sue domande.  Viaggia fisicamente e/o mentalmente in tante tradizioni spirituali che gli sembrano interessanti, cerca la saggezza e le strade per espandersi, oltre la roccaforte mentale in cui vivono protetti gli altri.

Non è detto che la strada per espandersi debba per forza passare attraverso lo studio e la pratica di antiche discipline esoteriche, a volte, direi i più fortunati, infatti,  riescono ad andare oltre attraverso l’arte: in particolare la musica  può trasportare oltre il mondo conosciuto, grazie al potere delle emozioni, innalzate ed amplificate dalle invisibili vibrazioni del suono.

Inoltre, non vorrei dimenticare quelli che non hanno bisogno di cercare proprio un bel nulla, quelli che già da giovani sono Guerrieri del Confine completi e che quindi non vivono un’inquietudine di libertà, ma direttamente una realtà loro, fin da subito più grande.
Ed anche chi, attraverso lo studio e l’approccio scientifico lavora sia all’espansione della conoscenza che a quella della coscienza.

Chi invece è ancora nella fase dell’inquietudine e si addentra in tradizioni antiche o discipline moderne, si ritrova davanti a due fondamentali insidie da superare: la prima è quella di uscire dalla gabbia natia per ritrovarsi, forse ancora più chiuso, dentro quella di qualche ordine iniziatico o setta o religione; la seconda, tipica del mondo new age, è quella di provare superficialmente tante attività e pratiche diverse, saltando di qua e di là, senza arrivare sostanzialmente mai a nulla di veramente concreto e liberatorio.

Rendo omaggio, con questo breve articolo, a tutti i Guerrieri del Confine, a tutti quelli che vivono una vita “pericolosa” per allargare i confini di questo mondo.

Soli, a volte disgraziati e malconci,
spesso sconfitti e derisi, sono al servizio dell’evoluzione di tutti,
senza che lo sappia nessuno,
probabilmente neanche loro.

Grazie Guerrieri del Confine!

Vivete con un piede di qua ed uno di là…
vi spezzate e vi ritrovate, cadete e ricadete,
ma grazie a voi si può esprimere la creatività divina….

In particolare dedico questo omaggio a Eleonora ed al mio caro amico Giabo.

Alessandro

Alessandro Castiglione il fondatore di naturagiusta insieme ad un amico, da sempre interessato a tutte le culture filosofico-spirituali del mondo, ispirato in particolare dall’incontro con  Padre Anthony Elenjimittam ed il suo “eucumenismo cosmico”.

Ha gestito per anni nel centro di Genova, il negozio di arredamento etnico orientale, con libreria specializzata in tematiche spirituali, Unsolocielo.
Nello stesso periodo, dall’esperienza del negozio è nata l’associazione culturale ononima, che si occupava di promuovere e gestire attività olistiche a 360° sempre nel cuore di Genova.

In particolare ha approfondito lo studio e la pratica dello sciamanesimo tolteco tramandato da Carlos Castaneda, varie tradizioni gnostiche, il mondo orientale: yoga, taoismo, buddismo zen ed anche molti maestri moderni, come Rudolf Steiner ed Osho. 

Oltre a gestire naturagiusta, con cui vuole promuovere contenuti e prodotti positivi ed evolutivi, dopo un periodo trascorso nell’ecovillaggio di Findhorn nella primavera del 2011, si è appassionato al mondo delle energie rinnovabili e pulite, di cui si occupa direttamente in Liguria come consulente di risparmio energetico.
Ama vivere e lavorare nella Natura.

1 Comment
  1. Reply
    Giacomo il Giusto 03/10/2017 at 13:04

    Può essere, ma attaccata a questa chiamiamola consapevolezza anche inconscia vi é un peso, una Croce di piombo. É l'”io devo” di Kant. Capire qual é la propria “mission” e renderla efficace. Se non ce la fai avrai condannato il tuo mondo.

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