La Specie Nuova
Quando il mondo cambia, tutti possono scoprirsi diversi.
Solo alcuni ne hanno il coraggio
“E’ sufficiente guardarsi intorno, per accorgersi di come l’umanità si stia scindendo tra costruttori di futuro e persone impaurite. Ed è il momento di scegliere se stare con gli uni o con le altre.”
In ogni civiltà, i certi momenti nella storia si verifica un fenomeno evolutivo chiamato “speciazione culturale”.
È il formarsi di un nuovo tipo di individui, più audaci, più esigenti, più energici, che superano la propria epoca e creano prospettive eccezionali.
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Esempi di speciazioni che si sono tramandate fino ai nostri tempi sono l’arca di Noè e la fuga di Mosè dall’Egitto, la grande migrazione verso l’America ai primi del Novecento e la nascita di una nuova classe di miliardari nella Russia post-sovietica.
In ciascuno di questi casi si riconoscono le stesse dinamiche, affascinanti e drammatiche. Prima fra tutte: la rapidità.
La speciazione è improvvisa e fulminea: può avvenire nell’arco di solo una o due generazioni.
È una via che d’un tratto si apre, per opera di un individuo o per un processo collettivo, e con altrettanta rapidità si richiude.
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Chi riesce a vivere in pieno la speciazione in poco tempo cambia letteralmente il proprio destino. Gli altri rimangono indietro, irrimediabilmente fermi, inchiodati alla vita di sempre sempre più paradossale e stanca.
Questo processo, per gli ha gli occhi giusti, può essere visto, compreso, ottenendone enormi vantaggi.
Leggi un estratto del libro:
“La ricerca della verità
La scienza è la ricerca della verità.
Questa frase è semplice, suona bene e a nessuno viene in mente di smentirla. Quale altro scopo avrebbero mai le teorie scientifiche, se non quello di giungere alla verità su qualcosa?
La filosofìa può non essere una ricerca della verità: ogni grande filosofo accusa giustamente altri grandi filosofi di aver badato non tanto alla verità quanto alla coerenza del loro sistema, o alla bellezza di un loro ragionamento.
La religione può non essere la ricerca della verità: tutte le grandi religioni, a un certo punto della loro storia, cercano soltanto il modo di adattare le loro antiche tradizioni a una società che cambia.
Può non essere una ricerca della verità la giustizia com’è esercitata nei tribunali: capita che in qualche periodo la situazione sociale imponga ai giudici di lasciare da parte l’esigenza di verità.
Per la stessa ragione il giornalismo non è sempre una ricerca di verità – come tutti abbiamo constatato in varie occasioni.
Invece la scienza è a tal punto una ricerca della verità che se non lo fosse non si chiamerebbe “scienza” – che significa: conoscenza – ma “frode”, “errore” o “illusione”.
Eppure l’alfermazione che la scienza è la ricerca della verità si complica molto, non appena proviamo a precisare che cosa significhi la parola verità.
Alcuni sono profondamente convinti che la verità sia ciò su cui un gran numero di persone possono trovarsi d’accordo.”
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Igor Sibaldi è uno scrittore, studioso di teologia e storia delle religioni. Tiene regolarmente conferenze e seminari in tutta Italia di mitologia, exegis e psicologia del profondo. E’ Autore di numerosi libri e contenuti multimediali.
Per vedere tutti i suoi lavori : Igor Sibaldi
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Immagine in Evidenza: www.sceglilfilm.it
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